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2022 UN ANNO DI RINCARI IN TUTTI I SETTORI

Feb 17, 2022

Il 2022 ha visto, oltre all’aumento delle bollette luce e gas, anche una serie di rincari dei beni di prima necessità, si parla quindi di migliaia di euro in più a nucleo familiare.

Il costo dell’energia, arrivato a livelli esorbitanti, inciderà anche sulla spesa alimentare e su molti servizi essenziali, come la sanità.

Ecco il quadro complessivo degli aumenti in percentuale e in euro previsti per il 2022, in ordine di “peso” per i budget delle famiglie.

1. Tariffe luce e gas (332,82 – 18,9%).
2. Alimentazione (299,60 – 4,2%).
3. Trasporti (172,67 – 3,2%).
4. Scuola (83,84 – 0,8%).
5. Prodotti e servizi casa (83,79 – 2,7%).
6. Tariffe professionali-artigiani (62,74 – 2,9%).
7. Prestazioni sanitarie (44,90 – 3,4%).
8. Ristorazione (41,01 – 2,6%).
9. Assicurazioni auto (32,69 – 2,3%).
10. Tariffa acqua (23,63 – 3,6%).
11. Tari (19,42 – 3,1%).
12. Costi bancari (15,07 – 2,1%).
13. Comunicazioni (13,50 – 1,8%).
14. Tariffe autostradali (3,12 – 3,4%).

Un pensionato che vive da solo, si vedrà togliere dal portafoglio circa 900 euro in più l’anno, considerando che molti anziani vivono con una pensione al di sotto dei 500 euro al mese. Si tratta quindi di una situazione che potrebbe portare tante persone al limite della soglia di sopravvivenza se non sotto.

ll gas rincara del 41,8% e l’energia elettrica del 55%: aumenti che andranno a intaccare soprattutto sulle famiglie che per reddito si collocano appena al di sopra della fascia di povertà e che non hanno diritto a bonus per i quali occorre un Isee inferiore a 8.165€.

Durante la pandemia, nonostante i massicci aiuti statali, le famiglie indigenti sono aumentate ben di 333 mila unità colpendo in particolare i nuclei familiari con figli minori e quelli con stranieri. La pressione fiscale generale pari al 43,1%, è aumentata di 0,7 punti di Pil, mentre quella delle famiglie, pari al 18,9%, è cresciuta di 1 punto di Pil. L’incremento è avvenuto a causa della rigidità del gettito delle imposte dirette, in particolare dell’Irpef, e dell’Imu rispetto al calo del Pil.  

Foto di Kindel Media da Pexels