Le zanzare sono insetti che si nutrono di sangue e possono trasmettere malattie infettive agli esseri umani e agli animali.
Negli ultimi anni, le zanzare si sono diffuse sempre più in diverse regioni del mondo, a causa di fattori come il cambiamento climatico, la globalizzazione, l’urbanizzazione e la deforestazione. Questo fenomeno rappresenta una sfida per la salute pubblica e la biodiversità, in quanto aumenta il rischio di epidemie e di impatti negativi sugli ecosistemi.
L’insetto oltre che fastidioso è anche pericoloso perché può trasmettere numerose malattie. Nel mondo esistono circa 3.500 specie diverse di zanzare: le più comuni nel bacino del Mediterraneo sono la zanzara comune (Culex pipiens) che trasmette la febbre del Nilo e la zanzara tigre (aedes albopictus) che può trasmettere la malaria, la febbre gialla, Chikungunya, dengue e il virus di Zika.

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità le zanzare provocano più di 700 mila morti all’anno nel mondo. Nel 2022 l’Italia è in testa tra i paesi dell’UE con 723 casi segnalati localmentente di infezione da virus del Nilo.
In base agli ultimi dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) nei prossimi anni possiamo aspettarci in Europa più casi e più decessi per malattie come dengue, chikungunya e febbre del Nilo occidentale.
Per contrastare la diffusione delle zanzare, è necessario adottare misure di prevenzione e controllo basate su una conoscenza approfondita della biologia, dell’ecologia e della distribuzione di queste specie. Inoltre, è importante sensibilizzare la popolazione sui rischi associati alle zanzare e sulle buone pratiche da seguire per evitare le punture e limitare la loro presenza.
Questi insetti hanno bisogno di acqua per depositare le uova e svilupparsi, quindi è consigliabile controllare qualunque contenitore in cui possa accumularsi come vasi di fiori, recipienti per lo scarico dei condizionatori, vaschette per gli uccelli o acqua stagnante nei lavandini.