Mobilitazioni e manifestazioni per uguaglianza e diritti.
L’8 marzo in occasione della Giornata Internazionale della Donna, è stato proclamato uno sciopero generale che coinvolgerà diversi settori e per diverse motivazioni.
Nel nome della parità di genere, contro i femminicidi, per il salario minimo, contro l’autonomia differenziata e lo smantellamento dello Stato sociale, per lo stop ai conflitti in corso in Ucraina e Palestina.
Scuola e Università: un’intera giornata di astensione dal lavoro per il personale della scuola statale e non, dell’università, della ricerca, dell’Afam e della formazione professionale. Si lotta per i diritti delle donne, l’uguaglianza di genere, l’autodeterminazione e la parità salariale. L’Italia è ancora ai primi posti nel mondo per gender pay gap e per l’incidenza del lavoro povero e precario. Inoltre, l’invisibile sfruttamento del lavoro di cura, spesso scaricato sulle donne, è ancora una realtà.
Sanità: nelle strutture sanitarie, l’erogazione delle prestazioni potrà subire ritardi o disservizi per l’intera giornata. Tuttavia, sono garantiti i servizi minimi essenziali, come il Pronto Soccorso e le urgenze, nonché l’assistenza diretta ai degenti. Si darà priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili.
Trasporti e Autostrade: Il Garante degli scioperi ha ridimensionato la giornata di protesta per quanto riguarda la mobilità. La concentrazione degli scioperi generali è vietata nel settore del trasporto passeggeri (aereo, ferroviario, marittimo e pubblico locale).
Potrebbero esserci disagi anche negli uffici pubblici, nelle biblioteche e nei musei. La mobilitazione coinvolgerà anche il personale del corpo nazionale Vigili del Fuoco, come anche i lavoratori di Autostrade.
La Festa della Donna è un’occasione per riflettere sulle sfide, purtroppo ancora presenti, che devono affrontare le donne. È un momento per onorarle poiché hanno aperto la strada per ispirare le future generazioni a continuare a lottare per un mondo più equo e inclusivo.
Ricordiamoci sempre che l’empowerment delle donne è essenziale per il progresso di tutta l’umanità.