La piaga sociale che oggi coinvolge di più i giovani è l’alcool. Il binge drinking, in italiano “abbuffate alcoliche”, è un particolare metodo di bere attraverso il consumo di 5 o 6 unità alcoliche in modo consecutivo e rapido, senza sorseggiare la bevanda e questo secondo un recente studio coinvolge un giovane su tre. Il nuovo divertimento purtroppo non è innocuo ed è la causa di molti problemi, sia di salute che di relazione con gli altri.
Nel Lazio e nella Capitale un’indagine riporta che l’80% dei giovani tra i 13 e i 20 anni, consuma alcool pur essendo consapevole delle regole che ne vietino l’uso.
“Le conferenze nazionali sono importanti, ma non possono rimanere fine a sé stesse. Servono operatività e concretezza. E luoghi in cui si possa fare sintesi”.
Così il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha concluso la tre giorni della Conferenza nazionale sull’alcool a Roma.
L’alcool è la sostanza di abuso più diffusa, perché facilmente acquistabile, per questo la più utilizzata. E’ una droga la cui assunzione determina effetti ansiolitici, rilassanti, che costituiscono un rinforzo positivo e invogliano immediatamente a desiderarne ancora.
La dipendenza alcolica, considerata una vera e propria malattia, è caratterizzata da un comportamento di ricerca compulsiva di bevande alcoliche e da assuefazione e tolleranza. Gli effetti dell’alcolismo interferiscono pesantemente con la salute della persona e con la sua vita lavorativa, relazionale e sociale. Ed è per questo che si vuole coordinare un tavolo tecnico, in tutte le Regioni, con incontri specifici, che possano aiutare chi ne soffre e le loro famiglie.
Secondo il sottosegretario questo è il segno che la politica vuole tornare ad ascoltare ed a mettersi a disposizione di chi ha un problema, e permettere a tutti quelli che vogliono dare un contributo di poterlo fare.
Foto di Alem Sánchez da Pexels