Varietà
Le principali varietà di asparagi sono: asparagi verdi, asparagi bianchi di Bassano, asparagi viola di Albenga e gli asparagi selvatici.
Quando si trova al supermercato e in cucina?
Gli asparagi sono ortaggi tipicamente primaverili: la loro stagione comincia a fine marzo e termina agli inizi di giugno. Il periodo di maggiore produzione è a maggio.
Com’è la pianta?
L’asparago è una pianta erbacea e perenne che cresce fino a 100-150 cm di altezza, con steli robusti con fogliame molto ramificato. Il fogliame non è in effetti formato da foglie: sono dei rami modificati (cladodi aghiformi) lunghi 6-32 mm e larghi 1 mm.
Dove cresce?
L’asparago cresce con grande facilità in diverse regioni d’Italia. In particolar modo il Piemonte vanta una robusta produzione di questo alimento, soprattutto nelle zone del Roero e delle Langhe, in varie sue specifiche tipologie.
Che gusto ha?
Ha un leggero gusto amaro. L’asparago verde che germoglia alla luce del sole come quello violetto, ha però un sapore marcato e il suo germoglio possiede un gusto dolciastro.

Quali sono le sue proprietà nutritive?
Gli asparagi vantano ottime proprietà nutrizionali (fibre, vitamine e sali minerali).
Poco calorici , sono composti dal 90% di acqua e apportano circa 25 calorie per 100 grammi di prodotto. Sono anche ricchi di fibre e di vitamina C, inoltre, sia il germoglio commestibile, sia le radici della pianta (in decotto), stimolano sensibilmente la filtrazione renale (sono diuretici). La vitamina A in essi contenuta ha un’azione antiossidante e protegge la pelle e le mucose ed è preziosa per il fegato, mentre la vitamina B, i sali minerali e l’acido folico di cui sono ricchi, aiutano il ricambio cellulare e la sintesi delle proteine. Sembra, inoltre, che abbiano una funzione antidepressiva legata alla loro azione disintossicante e diuretica. Gli asparagi aiutano la pelle a mantenersi elastica e a non raggrinzirsi per l’esposizione alla luce solare.
Gli asparagi sono anche ricchi di purine, sostanze coinvolte nell’accumulo di acido urico nei soggetti che ne presentano un alterato metabolismo e smaltimento. Chi soffre di iperuricemia o gotta, o è predisposto ai calcoli renali (a prevalenza di acido urico), dovrebbe limitare il consumo di asparagi e di tutti i cibi ad alto contenuto di purine.
Visto il loro potere energizzante, se si ha difficoltà a prendere sonno, è meglio evitarne il consumo la sera.
Curiosità
Fu coltivato e utilizzato nel Mediterraneo dagli Egizi e in Asia Minore 2000 anni fa. Mentre non sembra che gli antichi Greci coltivassero gli asparagi, i Romani invece già dal 200 a.C. avevano dei manuali in cui minuziosamente se ne espone la coltivazione. Agli imperatori romani gli asparagi piacevano così tanto, che, ad esempio, sembra che abbiano fatto costruire delle navi apposite per andarli a raccogliere, navi che avevano come denominazione proprio quella dell’asparago (“asparagus”).
Dal XV secolo è iniziata la coltivazione in Francia, per poi, nel XVI secolo, giungere all’apice della popolarità anche in Inghilterra; solo successivamente fu introdotto in Nord America. I nativi americani essiccavano gli asparagi per successivi usi officinali.
Per saperne ancora di più
Fra le mille e più fobie che l’essere umano ha sviluppato, ce n’è una che coinvolge proprio gli asparagi. Si chiama spargarofobia ed è una patologia a cui la scienza non ha saputo ancora dare risposta: alcune persone hanno paura degli asparagi e di tutto ciò che li riguarda. Malgrado tutti i progressi della medicina moderna, perché si sviluppi e come si possa “curare” restano tuttora domande inevase.