• Dom. Set 8th, 2024

ASSEGNO ORDINARIO DI INVALIDITA’ – PROCEDURE

Lug 20, 2022

Buona sera, sono un affezionato lettore della vostra rubrica. Vorrei porvi un quesito riguardante la mia situazione lavorativa. Premetto che sono titolare di invalidità civile con una percentuale pari al 100% e  che svolgo regolarmente la mia attività da impiegato. Qualora decidessi di richiedere l’assegno ordinario d’invalidità qual è la procedura da seguire? In caso di riconoscimento della prestazione potrei continuare a svolgere l’attività lavorativa? Grazie tante. (Alberto da Matera)

Gentilissimo Signor Alberto, cogliamo l’occasione per ringraziarla oltre che rispondere al suo quesito.

L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore di coloro la cui capacità lavorativa è ridotta a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale.

In caso di riconoscimento ha una durata di tre anni e dopo tre rinnovi consecutivi, l’assegno di invalidità è confermato automaticamente, salvo le facoltà di revisione. Al compimento dell’età pensionabile e in presenza di tutti i requisiti, l’assegno ordinario di invalidità viene trasformato d’ufficio in pensione di vecchiaia.

Può presentare richiesta qualora, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, abbia una capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo e  abbia maturato almeno 260 contributi settimanali (cinque anni di contribuzione e assicurazione) di cui 156 (tre anni di contribuzione e assicurazione) nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda.

L’Inps concede l’assegno ordinario esclusivamente alla seguenti categorie di lavoratori: dipendenti, autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) e iscritti alla gestione separata.

Non è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa pertanto può continuare a svolgere tranquillamente la sua attività da impiegato.

La domanda va  presentata attraverso il portale Inps ed è necessario essere in possesso del certificato medico SS3 rilasciato dal proprio medico di famiglia.