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AUMENTA LA DEFORESTAZIONE IN AMAZZONIA

Dic 27, 2021

ll disboscamento nella foresta pluviale più grande del mondo è stato in totale di 13.235 kmq nel periodo 2020-2021, il valore più alto dal 2005-2006

Dati già di per sé sconfortanti, che lo diventano ancora di più se si pensa che le previsioni sono di un ulteriore peggioramento. La foresta dell’Amazzonia, polmone verde del mondo, continua a perdere ampie aree della sua superficie: tra agosto 2020 e luglio 2021 la sua deforestazione è cresciuta di quasi il 22% rispetto al periodo precedente, stabilendo un record negli ultimi 15 anni.

Stando alle due le agenzie che monitorano la distruzione della foresta: l’ente pubblico Inpe e la ong indipendente Imazon, nel mese di ottobre 2021 sono andati distrutti 877 kmq, il 5% in più rispetto allo stesso mese del 2020.

 La ong ha inoltre mostrato che nelle Unità di conservazione situate nelle terre indigene la deforestazione finora è aumentata addirittura del 138% con l’attuale governo.

 La distruzione della foresta nelle riserve indigene è maggiore rispetto ad altre regioni a causa dell’offensiva lanciata da cercatori d’oro, trafficanti di legname e produttori di bestiame e soia, sostengono gli ambientalisti.

 Per il coordinatore del rapporto dell’Istituto socio-ambientale, Antonio Oviedo, il governo ha “smantellato” le politiche di tutela dell’Amazzonia attraverso una serie di misure come la mancanza di vigilanza e l’eliminazione delle multe a carico di chi commette reati ambientali.

La grande promessa di Glasgow di azzerare il disboscamento entro il 2030 è vista come una chimera dagli ambientalisti. L’attuale governo brasiliano è sotto attacco per aver trascurato l’Amazzonia.  Visti gli ultimi dati, è evidente che la presidenza Bolsonaro (a capo del Paese dal 2019) abbia avuto anch’essa un ruolo nell’accelerare questo processo. Il problema, però, ha radici ben più remote.

Nel 2012, il governo della presidente Dilma Rousseff ha approvato una riforma del codice forestale che ha ammorbidito la legislazione sull’abbattimento massivo di alberi. La deforestazione del polmone verde del pianeta sta divorando sempre più anche la cosiddetta foresta primaria, quella cioè a più alta biodiversità e dunque indispensabile per la sostenibilità globale. Per giunta l’anno scorso sono stati registrati fino a 103.161 incendi, il 15,6% in più rispetto a quelli che hanno bruciato nel 2019, quando le immagini dell’Amazzonia in fiamme hanno fatto il giro del mondo, scatenando critiche aperte di molti leader occidentali nei confronti del presidente brasiliano, che le ha respinte.