Il futuro della tecnologia biomimetica
Animali e insetti artificiali sono una frontiera affascinante della tecnologia e della robotica. Esistono diverse categorie, da quelli puramente robotici a quelli basati su intelligenza artificiale avanzata.
Quello che spopola di più in TV e sui social è il cane robot
Come Aibo di Sony, un robottino che simula comportamenti canini, reagisce agli stimoli e interagisce con il proprietario. Oppure Rover, un cane robotico che pattuglia impianti industriali e utilizza l’intelligenza artificiale per monitorare le apparecchiature e garantire la sicurezza.
I cani artificiali possono avere molteplici funzioni, e la loro utilità dipende dal tipo di tecnologia che incorporano. Ecco alcuni dei principali scopi:
Compagnia e conforto – Sono spesso utilizzati per fornire supporto emotivo, specialmente per persone anziane o con difficoltà motorie che non possono prendersi cura di un animale vero.
Addestramento e simulazione – Alcuni modelli sono progettati per aiutare nella formazione di cani veri, simulando comportamenti che aiutano nell’addestramento.
Supporto per persone con disabilità – Alcuni robot canini possono essere programmati per svolgere compiti simili a quelli dei cani da assistenza, come raccogliere oggetti o dare allarmi.
Intrattenimento e gioco – Molti cani robot sono pensati semplicemente per divertimento, reagendo ai comandi e interagendo con l’utente in modo simpatico.
Test e sviluppo tecnologico – Sono spesso usati per esperimenti nell’ambito della robotica e dell’intelligenza artificiale, contribuendo al progresso tecnologico.
L’ISTINTO ARTIFICIALE
Inoltre, ci sono esperimenti per creare un “istinto artificiale” nei cani robotici, cercando di integrare comportamenti innati senza bisogno di addestramento, simulando l’evoluzione biologica. Questo potrebbe rendere i robot più autonomi e naturali nelle loro interazioni.
LE API ROBOT
Le api robot e artificiali mirano a replicare il comportamento delle api reali per vari scopi, tra cui l’impollinazione e la ricerca scientifica. Esistono diversi approcci:
Api robotiche – Alcuni ricercatori stanno sviluppando piccoli droni ispirati alle api, capaci di impollinare i fiori in modo simile agli insetti naturali. Questi dispositivi potrebbero aiutare a contrastare il declino delle popolazioni di api.
Sciamatura artificiale – In apicoltura, la sciamatura artificiale è una tecnica usata per dividere una colonia di api e creare nuovi alveari, migliorando la gestione delle api e la produzione di miele.
Api sintetiche per la ricerca – Alcuni studi stanno cercando di creare modelli artificiali per comprendere meglio il comportamento delle api e sviluppare strategie per proteggerle.
Le api artificiali vengono sviluppate e utilizzate in diversi paesi per la ricerca e l’agricoltura. Ad esempio:
Giappone – Qui si stanno sperimentando droni impollinatori per supportare le coltivazioni, specialmente in risposta al declino delle api naturali.
Stati Uniti – Diverse università e aziende stanno lavorando su api robotiche per migliorare l’impollinazione e studiare il comportamento degli insetti.
Europa – In paesi come Germania e Paesi Bassi, si stanno testando tecnologie per integrare api artificiali nelle serre e nelle coltivazioni.
Nonostante l’argomento sia affascinante e sorprendente, auspichiamo che potremmo meravigliarci ancora molto a lungo nel vedere un’ape reale che impollina un fiore.
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