Varietà
I carciofi si distinguono tradizionalmente (e facilmente) in varietà spinose e varietà inermi. Un altro modo per classificarli è raggruppare le diverse varianti in due grandi famiglie, carciofi verdi e carciofi violetti.
Quando si trova al supermercato e in cucina?
Il Carciofo matura in autunno, da ottobre a maggio al Sud; mentre da febbraio a giugno al Centro-Nord.
Com’è la pianta?
La pianta di carciofi è una specie rizomatosa perenne. Il rizoma è quindi molto importante, dalle sue gemme si sviluppano ogni anno fusti che portano foglie e fiore. Le foglie interne possono essere spinose oppure no, a seconda della varietà.
Dove cresce?
L’Italia detiene il primato mondiale nella produzione di questo ortaggio (pari a circa il 30%). Le zone di maggiore produzione sono la Sicilia (Piana di Gela e Piana di Catania), Sardegna e Puglia.
Che gusto ha?
La parte della pianta utilizzata in cucina, botanicamente, è il bocciolo del fiore di carciofo. Il carciofo ha un caratteristico sapore amaro dovuto ad una sostanza aromatica chiamata cinarina.
Quali sono le sue proprietà nutritive?
Il contenuto di carboidrati disponibili è modesto, appena 2 g, mentre è molto elevato quello di fibre, superiore ai 5 g. queste ultime, insieme a cinerina e sesquiterpeni lattonici, contribuiscono anche a ridurre i livelli ematici di colesterolo. I grassi sono praticamente assenti, l’apporto proteico è di circa 3,3 g. Discreto il contenuto di vitamine, sono presenti soprattutto folati, vitamina C e vitamina K che aiuta la salute delle ossa e del cervello, con un discreto apporto complessivo di vitamine del gruppo B, nello specifico, la vitamina B9 (fornita da questo ortaggio sotto forma di folati) promuove lo sviluppo corretto del sistema nervoso nelle prime fasi della gravidanza. Per quello che riguarda i minerali, i carciofi sono ricchi di magnesio, potassio, rame, fosforo e ferro.
I carciofi, quindi:
- Contrastano l’ipertensione, grazie all’elevato contenuto di potassio.
- Contrastano l’ipercolesterolemia, grazie alla presenza di fibre.
- Migliorano la funzionalità del fegato.
- Migliorano i processi digestivi.
- Favoriscono la diuresi.
In caso di utilizzo di farmaci diuretici o di disturbi al fegato, è bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante.
Curiosità
Il carciofo, Cynara scolymus, è il fiore di una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Asteraceae. La domesticazione —a partire da un progenitore selvatico da cui deriva anche il cardo gobbo, Cynara altilis — è avvenuta nel bacino del Mediterraneo, probabilmente in Sicilia a partire dal I° secolo DC. Pare che sia stata Caterina de’ Medici a introdurre i carciofi, di cui si dice fosse molto ghiotta, in Francia, alla corte di Enrico II, suo regale consorte. Furono poi i colonizzatori spagnoli e francesi a portare il carciofo in America, soprattutto in California e Louisiana.
Per saperne ancora di più Il nome carciofo deriva dall’arabo kharshuf, ma in alcune zone del nord si utilizza il termine articiocco o articioc, che proviene dal francese artichaut.