L’Inps, con un messaggio pubblicato sul suo sito il 22 febbraio scorso, ha dato le prime indicazioni per il rilascio anche in Italia della Carta Europea della Disabilità. Ed è appena il caso di sottolineare come nella attuale congiuntura storica e politica non v’è chi non veda come occorra oggi più che mai che l’Europa si dimostri unita davvero, nei fatti più che nelle parole.
Veniamo a quello che ha scritto l’INPS:” Si comunica che è disponibile sul sito internet dell’INPS la nuova procedura “Richiesta della Carta europea della disabilità in Italia”, tramite la quale il cittadino può presentare la domanda per ottenere la Carta europea della disabilità.
La procedura è accessibile direttamente dal cittadino tramite SPID, o anche tramite i Patronati.
Dopo l’accesso, la procedura chiede i dati anagrafici dell’istante ed occorre poi fornire anche una fotografia e l’indirizzo per il recapito della Carta.
È richiesto inoltre che il cittadino dichiari sotto la propria responsabilità, di essere in possesso di verbali cartacei attestanti lo stato di invalidità, ovvero di essere stato riconosciuto invalido da sentenze o decreti di omologa a seguito di contenzioso giudiziario.
Nel caso di minori con disabilità, la domanda deve essere presentata dal soggetto che esercita la responsabilità genitoriale, da chi esercita la funzione di tutore o dall’amministratore di sostegno, utilizzando la delega dell’interessato.
La presentazione della domanda, come detto, può essere effettuata dal cittadino avvalendosi anche dei Patronati, abilitati dall’INPS all’uso del canale telematico.
Vediamo ora chi sono i soggetti legittimati a presentare la domanda: invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata superiore al 67%; invalidi civili minorenni; cittadini titolari di indennità di accompagnamento; cittadini con certificazione ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104; ciechi civili; sordi civili; invalidi e inabili ai sensi della legge 12 giugno 1984, n. 222; invalidi sul lavoro con invalidità superiore al 35%; invalidi sul lavoro con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica; inabili alle mansioni ai sensi della legge 11 aprile 1955, n. 379, del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092, e del D.P.R. 27 luglio 2011, n. 171, e inabili ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 agosto 1991 n. 274, e dell’articolo 2 della legge 8 agosto 1995, n. 335; cittadini titolari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.
Una volta acquisita la domanda, l’INPS verifica il possesso dei requisiti richiesti sulla base dei dati disponibili nei propri archivi.
All’esito dell’accertamento del possesso dei requisiti, l’INPS affida la produzione della Carta all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che, attraverso un gestore esterno, provvede anche alla consegna della stessa al richiedente presso l’indirizzo indicato nella domanda.
Si tratta di un servizio innovativo e utile soprattutto per il riconoscimento degli stessi diritti su tutto il territorio europeo in capo ai soggetti affetti da invalidità.
Riteniamo che la Carta Europea della Disabilità sia un primo passo verso il riconoscimento effettivo di pari dignità e diritti a livello comunitario.