Varietà
La pianta è coltivata da lunghissimo tempo e nel corso dei secoli ne sono state selezionate molte varietà e cultivar, tra cui il cavolo nero toscano, il cavolo gallego, il cavolfiore, il cavolo rosso e il cavolo cappuccio.
Quando si trova al supermercato?
Più o meno tutte le varietà di cavolo si possono reperire con molta facilità da fine settembre a gennaio compreso.
In cucina
I cavoli sono tra gli ortaggi simbolo dell’inverno. Le ricette per esaltarli sono appetitose, come zuppe e contorni in padella o al forno, così come a idee più creative tra pesti, polpette e perfino chips croccanti.
Com’è la pianta?
È una pianta erbacea annuale o biennale (forme coltivate) o perenne che con l’invecchiamento può diventare legnosa. Le altezze di crescita sono generalmente da 50 a 100 centimetri.
Le foglie, disposte alternativamente sul fusto, sono generalmente nude. Le foglie superiori sono arrotondate o ristrette alla base della lamina e sessili.
Dove cresce?
La maggior parte dei cavoli è originaria del bacino del Mediterraneo e si trova in coltura da tempi molto antichi. Sono coltivati in Italia ed hanno un forte consumo sul mercato interno ed alimentano una notevole esportazione.
Che gusto ha?
Il cavolo è appetitoso, le foglie hanno un sapore intenso e dolce. Alcune varietà hanno un sapore forte e marcato.
Quali sono le sue proprietà nutritive?
I cavoli sono un bottino prezioso di vitamina C, acido folico, che hanno la capacità di stimolare le difese immunitarie, oltre a fibra, potassio. Contengono anche sostanze come i tioossazolidoni, con effetto antitiroideo, e il sulforafano, che, unito agli isotiocianati, si ritiene abbia un effetto protettivo contro i tumori intestinali. Sono alimenti molto sazianti e quindi sono molti utili in un’alimentazione ipocalorica. I cavoli svolgono una preziosa azione detossificante per il corpo e sono un potente antinfiammatorio; sono particolarmente indicati in caso di anemia, ascessi, cistiti, ulcere gastriche.
Curiosità
Secondo gli antichi Romani e Greci, il cavolo era considerato così prezioso che poteva sostituire addirittura l’aglio, all’epoca base per ogni tipo di cura. Anche Catone il Vecchio considerava il cavolo come un rimedio contro le malattie e come fonte di giovinezza.
Per saperne ancora di più
Grazie alle scorte di cavoli, divennero possibili – nel 1700 e 1800 – le campagne di pesca di mesi in mare aperto delle navi baleniere, che in poche decine di anni provocarono lo sterminio di cetacei e di foche raggiungendo tutti i distretti degli oceani del pianeta.