Dal 1° gennaio 2022, la legge n. 162/2021 prevede la Certificazione della Parità di Genere per eliminare il divario di retribuzione tra uomini e donne sul posto di lavoro.
Le aziende con più di 50 dipendenti, devono redigere una rapporto sull’organico femminile/maschile, presente in azienda. Ogni due anni precisamente, entro il 31 dicembre, il datore di lavoro privato deve compilare e trasmettere la relazione.
Il verbo deve, indica che c’è un obbligo, qualora non ottemperato sono previste sanzioni, nonché opportune verifiche da parte dell’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro).
Per agevolare il datore di lavoro a presentare il rapporto, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità – pubblica on-line il sito dedicato alla Certificazione della Parità di Genere.
Inoltre l’Inps con la circolare n. 137 rivolta ai datori di lavoro privati che hanno ottenuto la certificazione per la parità di genere entro la fine di dicembre 2022, illustra tutti i dettagli per ottenere i relativi sgravi.
Chi è in possesso della Certificazione della Parità di Genere, entro il 31 dicembre 2022, potrà inoltrare la domanda all’Inps, tramite modulo online “Par_Gen” predisposto sul sito ufficiale.
La certificazione è stata inserita dal Governo nel PNRR – Missione 5 – «Inclusione e Coesione», tra le politiche per il lavoro, e prevede per le aziende lo sconto dell’1% sui contributi fino a 50mila euro all’anno.
L’esonero si ritiene valido per tutta la durata della Certificazione e decorre dal primo mese di validità della Certificazione stessa.