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CILIEGIA: IL PICCOLO FRUTTO DAL GRANDE GUSTO

Ott 17, 2024

Varietà

Le ciliegie italiane si dividono sostanzialmente in due macro categorie: le Tenerine, piccole, chiare e tenere e le Duracine, grosse, scure e croccanti.

Quando si trova al supermercato e in cucina?

La stagione delle ciliegie inizia a maggio e termina a luglio.

Com’è la pianta?

Il ciliegio è una pianta a foglia caduca, semplice, ovato-oblunga, con apice pronunciato, appuntito e margine seghettato. Picciolo generalmente glabro o con scarsi peli. Le foglie sono verdi superiormente, più chiare e leggermente pubescenti nella parte inferiore.

Dove cresce?

Il ciliegio (Prunus avium) è originario dell’Europa e in alcune zone montane fredde dell’Asia minore. In Italia è presente naturalmente, dalle zone alto collinari sino a quelle montuose, talvolta al confine della zona tipica delle latifoglie, presentando una buona resistenza al freddo.

Com’è il frutto?

La ciliegia, normalmente sferica, di 0,7-2 centimetri di diametro, può assumere anche la forma a cuore o di sfera leggermente allungata. Il colore, normalmente rosso, può spaziare, a seconda della varietà. Anche la polpa assume colorazione e consistenza diverse a seconda della varietà e passa dal bianco al rosso nerastro e dal tenero al croccante.

Che gusto ha?

Il gusto è dolce, mai stucchevole, con punte di acidulo.                           

Quali sono le sue proprietà nutritive?

La presenza di vitamina A, B e C e di sali minerali, come ferro, calcio, magnesio e potassio, oltre che di oligoelementi come rame e zinco, rende la ciliegia particolarmente energetica, aiuta a proteggere la vista e contribuisce al buon funzionamento delle difese immunitarie. Le ciliegie, inoltre, contengono acido folico una sostanza importante per la lotta ai radicali liberi, oltre che un buon quantitativo di flavonoidi, che combattono i livelli di colesterolo nel sangue e, grazie alla presenza di acido malico, stimolano l’attività del fegato.

Curiosità

La ciliegia è conosciuta ed apprezzata fin dai tempi della pietra: molti fonti storiografiche hanno trovato noccioli fossilizzati nelle caverne europee. Anche le truppe militari di Giulio Cesare ne andavano ghiotti, le mangiavano in missione, lasciando i noccioli in giro per l’impero, per far crescere alberi di ciliegie.

Per saperne ancora di più

Nei Paesi del Nord Europa la leggenda vuole che sugli alberi di ciliegie vivano dei folletti o delle divinità che proteggono il rapporto d’amore. Ma le ciliegie sono importanti soprattutto in Giappone, dove i fiori dell’albero sono diventati dei veri e propri simboli: nelle terre del Sol Levante si narra che i fiori diventarono da bianchi a rosa perché sotto di loro vennero sepolti i samurai caduti in battaglia.