È in vigore anche da noi la direttiva Sup (single plastic use). In Europa è in essere dal 3 luglio 2021 – la legge che vieta la vendita di prodotti in plastica monouso. Stop a bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce e agitatori per bevande, palloncini e aste per palloncini, vaschette per il cibo e bicchieri: dunque la legge è scattata anche nello stivale, dopo il periodo sabbatico di 6 mesi.
La Sup (Single Use Plastic) è un passo fondamentale nella transizione ecologica del nostro continente e per il contrasto dell’inquinamento da plastica; i prodotti in materiale plastico monouso, infatti, rappresentano il 70% dei rifiuti marini e delle spiagge. Come consuetudine i nostri eroi deputati alla legislazione hanno subito trovato il “cunicolo” facendo in modo che alla deroga temporale hanno aggiunto la clausola che toglie dall’elenco dei prodotti vietati quelli in materiale biodegradabile e compostabile, spalancando le porte a potenziali truffe.
Le scelte dell’Esecutivo nell’applicazione della Direttiva Sup scontano la mancanza di visione strategica e contraddicono l’indirizzo tracciato dall’Unione Europea, rischiando di esporre l’Italia a richiami o a procedure anche più severe.
Non dimentichiamo l’obiettivo al 2030, posto anch’esso dalla Ue, del 55% di riciclo effettivo di rifiuti di imballaggio in plastica. A questo punto lo scetticismo viaggia in autostrada, con la speranza che nelle prossime settimane l’Europa imponga al governo italiano le modifiche necessarie affinché prevalga la tutela dell’ambiente e della collettività anziché i meri interessi industriali.