Diffondere la cultura del rispetto ed infondere, alla donna che subisce violenze, il coraggio di reagire facendosi aiutare. Questo è il primo passo, forse quello più difficile, ma essenziale.
E’ disponibile sul sito dell’Inps (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) nella sezione guide interattive, la guida in otto passi per le donne vittime di violenza
La guida si propone come un valido strumento per aiutare tutte quelle donne che sono vittime di violenza, abusi o stalking.
Fondamentale ricordare il numero verde 1522, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, un servizio telefonico gratuito, disponibile sia da rete fissa che da cellulare, attivo 24 ore su 24, che offre supporto oltre che in italiano anche in inglese, francese, spagnolo e arabo.
I supporti messi a disposizione dall’Inps
Astensione dal lavoro
Le donne lavoratrici, inserite nei percorsi di protezione, possono beneficiare di un’astensione dal lavoro per un periodo massimo di 90 giorni nell’arco temporale di tre anni, per potersi assentare dall’impiego nel caso si renda necessario allontanarsi per un periodo di tempo, come previsto dal percorso di protezione e riabilitazione.
La tutela è rivolta a:
- lavoratrici dipendenti del settore pubblico e privato;
- lavoratrici con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
- apprendiste, operaie, impiegate e dirigenti con un rapporto di lavoro in corso all’inizio del congedo;
- lavoratrici agricole;
- lavoratrici domestiche;
- lavoratrici autonome.
Congedo indennizzato
Può essere presentata online all’Inps la domanda di congedo indennizzato per donne vittime di violenza.
ISEE per donne protette
Possono richiedere l’ISEE che non comprenda il reddito dell’altro genitore, le donne inserite nei programmi di protezione dei centri antiviolenza. Questo nei casi in cui l’altro genitore è stato escluso dalla potestà genitoriale oppure sia stato soggetto a provvedimento di allontanamento dalla residenza familiare.
Reddito di Libertà
Un contributo economico fino a 400 euro mensili per 12 mesi, destinato alle donne vittime di violenza per favorirne l’autonomia e l’indipendenza economica. Questo reddito può essere richiesto tramite i centri antiviolenza riconosciuti oppure presso il comune di residenza.
Assegno di Inclusione (ADI)
Per i nuclei familiari in condizione di svantaggio è disponibile l’ADI , un sostegno economico e di inclusione sociale, chesi riferisce anche alle donne vittime di violenza.