In Italia ci sono quasi tredici milioni di persone disabili. Cosa fare? L’obiettivo da raggiungere potrebbe essere quello di un’integrazione socio-sanitaria che ancora non è garantita dappertutto. Si pensi alla scuola o al percorso di formazione e di inclusione lavorativa. Il contesto socio-economico mette in difficoltà tutti ma specialmente i bambini con disabilità rischiano ancora di più.

Un problema è anche l’attuazione delle norme. Le leggi ci sono ma sono necessari i decreti attuativi che si spera arriveranno presto. Pensiamo solo che, alla base della legge 227 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 22.12.2021), c’è il riconoscimento dei diritti, ma dovrà essere elaborato un nuovo protocollo da seguire per l’accertamento della disabilità, usando delle procedure che cambieranno l’approccio adoperato fino ad ora.

Anche il rischio povertà è molto alto quando si parla di disabilità. Ci sono tutta una serie di fondi strutturali che arrivano ai cittadini attraverso le Regioni. A ciò si aggiunge la difficoltà di trovare un impiego quando si soffre di qualche disabilità e si rende necessario riconoscere competenza e talento in ogni persona.

Per farlo servono percorsi formativi, magari specifici, ma serve anche rinnovare la legge con aspetti che siano più rispondenti alla realtà.

Esistono diversi modelli di inserimento lavorativo, quello che conta è sostenere percorsi di formazione specifici per ogni area di attività nella quale le persone disabili possono essere impiegate.