Varietà
La fava (Vicia faba L. 1753) è una pianta della famiglia delle Leguminose o Fabaceae. In natura esistono 4 tipologie di piante che rispondono a questo nome, fra cui solo una è prodotta per l’alimentazione umana: la major harz.
Quando si trova al supermercato?
In Italia è possibile trovare le fave da maggio a luglio.
In cucina
Le fave possono essere protagoniste di molti tipi di cottura diversa. Ad esempio si possono preparare delle fave al forno, un secondo piatto gustoso, da accompagnare magari con patate e verdure lesse. Per cuocere le fave al vapore è sufficiente utilizzare la cottura a castello oppure mettere i legumi in un recipiente sopra una pentola piena di acqua bollente. Il metodo di preparazione più diffuso è quello delle fave in umido.
Dove cresce?
Predilige i terreni di medio impasto, argillosi-calcarei, freschi e profondi con un buon contenuto in sostanza organica; si adatta anche alle terre rosse più o meno compatte. La fava è la migliore pianta da rinnovo e si avvicenda molto bene con il grano duro e con le graminacee, in genere.
Che gusto ha?
La fava ha una consistenza cremosa e un sapore dolce.

Quali sono le sue proprietà nutritive?
Le fave sono ricche di ferro, potassio, magnesio, rame, selenio e moltissime vitamine, soprattutto acido ascorbico. Per la ricchezza in ferro, sembra che il consumo di fave sia utile per contrastare l’anemia.
Il consumo di fave, sia fresche sia cotte, è ottimo per l’organismo in quanto sono un valido aiuto per combattere malattie degenerative come patologie cardiovascolari e infiammatorie, oltre al cancro e al diabete. Inoltre, anche le loro foglie presentano effetti benefici: vengono essiccate e utilizzate per stimolare la diuresi.
È doveroso ricordare che con la cottura delle fave, come peraltro per tutti i legumi, la maggior parte delle vitamine e dei sali minerali viene perduta. Anche il processo dell’essiccazione altera la componente vitaminica e minerale.
Le fave sono potenziali nemici del sistema immunitario: in soggetti sensibili e predisposti, il consumo di fave può scatenare una reazione allergica che, nei casi più gravi, può indurre il coma. In genere, le allergie sono provocate dal consumo di fave crude: infatti, la cottura ne riduce il rischio.
Curiosità
Le fave vengono coltivate sin dall’età del Bronzo. In Grecia, si pensava che Cerere avesse portato in dono ad una cittadina dell’Arcadia tutte le tipologie dei vari semi dei legumi ad esclusione di quelli delle fave, poiché un’antica superstizione sosteneva che in esse “albergassero le anime dei morti” (credenza decantata anche dal filosofo Pitagora). Per i Romani, invece erano un simbolo di fertilità ed in occasione delle feste in onore della dea Flora, le lanciavano sulla folla perché credevano fossero di buon auspicio. Ancora oggi, si possono considerare un cibo fondamentale nel regime alimentare di vari popoli africani.
Per saperne ancora di più
La pianta delle fave è originaria dell’Asia Minore e da secoli viene ampiamente coltivata per l’alimentazione umana ed animale (foraggio).
Foto: Pixabay