Il mese di ottobre è un mese caratterizzato da una festa molto particolare, quella dei nonni.
Istituita per la prima volta in Italia, con la Legge n. 159 del 31 luglio del 2005, in Italia la festa dei nonni si celebra il 2 ottobre come “momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale.”
E’ stata scelta questa data poiché, nel calendario liturgico, si ricordano gli Angeli custodi, proprio come i nonni lo sono per i nipoti e per i figli, pilastri di questa società perché ricchi di esperienza, unici, saggi ed amorevoli.
Ci sono anziani che una volta andati in pensione, non riescono a rimanere inattivi e a volte si uniscono con altre persone per svolgere attività di svago, in strutture a loro dedicate, evitando così la solitudine. Poi c’è anche chi si occupa dei nipoti, svolgendo ruoli di baby sitter, sostituendosi a volte, agli asili nido per venire incontro ai figli che magari non possono permettersene il costo avendo un lavoro precario.
Ma ci sono anche quelli di cui, purtroppo, se ne parla poco e sono gli anziani abbandonati a loro stessi, depressi, maltrattati ed emarginati dalla società o rinchiusi in qualche RSA.
Il recente lockdown e le relative restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, hanno azzerato la vita sociale di tutti ed in particolar modo quella degli anziani che hanno subìto e sofferto la solitudine e l’emarginazione in modo ancora maggiore, costretti (per evitare il contagio da Covid-19) a passare le loro giornate nelle proprie abitazioni e in totale isolamento, lontano dai propri figli e dai propri nipoti.
Occorre una buona politica che incentivi la salute degli anziani, che li protegga e che li metta in risalto, poiché loro sono le nostre Radici, fonte di esperienza e di saggezza come nessun’altro.