Cosa sono, come riconoscerli per evitarli
Secondo la classificazione NOVA, elaborata dall’Università di San Paolo, i cibi vengono suddivisi in quattro gruppi in base ai processi di trasformazione.
- Alimenti naturali o minimamente processati:
- Questo gruppo include gli alimenti che subiscono minimi processi di trasformazione dopo la raccolta, come eliminazione della parte non edibile, refrigerazione, surgelamento, frazionamento, pastorizzazione e bollitura.
- Esempi: semi, frutta, ortaggi, funghi, alghe, latte e yogurt senza zucchero.
- Ingredienti processati:
- Questo gruppo comprende gli alimenti ottenuti dai primi gruppi e processati per l’utilizzo domestico o nella ristorazione.
- Metodi di trasformazione: pressatura, raffinazione.
- Esempi: aceto, oli vegetali, bevande alcoliche.
- Cibi processati:
- Questi alimenti derivano dagli alimenti non processati (gruppo 1) e vengono addizionati con ingredienti processati (gruppo 2).
- Sottoposti a preparazione industriale come cottura e fermentazione non alcolica.
- Aggiunta di olio, sale e conservanti.
- Esempi: salse istantanee, cibi pronti, yogurt alla frutta.
- Cibi ultraprocessati:
- Appartengono a questo gruppo tutti quei cibi a cui vengono aggiunti additivi chimici, grassi idrogenati, amidi, zuccheri, aromi e sale, come ad esempio: preparati per torte e dolci, cioccolato, cereali per la prima colazione, salse pronte, yogurt alla frutta, sostituiti dei pasti, salsicce, wurstel, hamburger pronti, alcolici distillati
Evitare i cibi ultraprocessati è importante per la salute, poiché il loro consumo è associato a un aumento delle malattie cardiovascolari, neurologiche e oncologiche. Scegliere alimenti naturali o minimamente processati può contribuire a una dieta più equilibrata e benefica per il benessere psicofisico.