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IL CACHI: UN FRUTTO AD ALTO VALORE ENERGETICO

Ott 23, 2024

Varietà

In Italia esistono diverse varietà di cachi coltivate in tutta la penisola, ma il primato di “terra del caco” se lo aggiudica l’Emilia Romagna con il suo “loto di Romagna”. Le varietà più note sono il loto di Romagna, il Fuyu, il Kawabata e i Suruga. Esiste poi una varietà speciale, il “cacomela” che a differenza del caco comune si può consumare subito dopo la raccolta perché la sua polpa, delicata e aromatica, non è allappante.

Quando si trovano al supermercato e in cucina

L’albero del cachi produce i frutti a ottobre, il momento indicato per la raccolta è a partire dalla metà del mese e per tutto novembre. A seconda del clima e della varietà la raccolta può arrivare anche fino a dicembre. È consigliato acquistare i cachi quando sono ancora acerbi per poi lasciarli maturare in una cassetta, magari a contatto con delle mele che velocizzano il processo di maturazione.

Com’è la pianta?

Gli alberi del cachi sono a foglia caduca e presentano una corteccia grigio scuro e rugoso. Le foglie sono di grande dimensione e di forma ovale, glabre e lucenti. È una pianta molto resistente alle avversità, ai climi e terreni diversi, e ai parassiti, infatti non necessita di particolari trattamenti antiparassitari.

Dove cresce?

La pianta del cachi è coltivata in tutta Italia anche se nel nord le giovani piante possono subire dei danni dal gelo e dall’umidità persistente. Il cachi predilige dei terreni profondi e fertili con una buona aereazione e privi di ristagni che potrebbero far marcire le radici della pianta; si adatta bene anche a terreni non molto fertili anche se in questo caso la produzione di frutti sarà minore.

Com’è il frutto?

Il frutto è una bacca sferica dal colore arancio carico: i cachi vengono raccolti immaturi, quando ancora la polpa è soda, asprigna ed estremamente astringente.

Che gusto ha?

Il frutto potrà essere consumato dopo la sua completa maturazione, quando la polpa diviene molliccia, gelatinosa e dal colore tendente al brunastro. Ha un gusto dolce che ricorda quello delle albicocche, delle pere, o del melone. La varietà del cachi vaniglia invece è di color bronzo oro e al suo interno, a differenza del caco comune è duro e scuro. Il sapore è un dolce intenso, non stucchevole ma piacevolissimo al palato.

Quali sono le sue proprietà nutritive?

Fonte di potassio e magnesio, il cachi ha tante vitamine come la Vitamina A, C, E, K.  Sono ricchi di nutrienti con effetti benefici per la salute e presentano elevate quantità di antiossidanti, che contrastano lo sviluppo di malattie croniche. Possono essere antinfiammatori, favoriscono la salute di cuore e occhi e migliorano i livelli di glicemia e colesterolemia, grazie alla presenza di fibre. Il cachi è un frutto molto energetico per la grande quantità di zuccheri e per questo è sconsigliato a chi soffre di diabete o di obesità. Il tannino presente nel frutto maturo, ha proprietà altamente astringenti in caso di emorragie. Il cachi è considerato inoltre un buon diuretico e depurativo ed esercita un’importante attività protettiva nei confronti di milza, pancreas, stomaco ed intestino tenue.

Curiosità

Il cachi è originario del Giappone e della Cina e con il tempo si è diffuso nella zona del Mediterraneo. In Italia le prime coltivazioni risalgono ai primi anni del 900, prima nelle regioni meridionali, per poi diffondersi in tutta la penisola.

Viene chiamato anche albero delle “Sette Virtù” che, secondo la leggenda, erano:

1. la longevità, 2. l’ombra, 3. la mancanza di nidi, 4. l’assenza di tarli, 5. il verde delle foglie, 6. la resistenza al freddo, 7. la creazione del concime con i frutti caduti.

Per saperne ancora di più

Si dice che a Hiroshima, nel 1945, gli unici esseri viventi a sopravvivere alla bomba atomica furono due alberi di cachi, per questo furono appellati ‘alberi della pace‘.

Immagine di KamranAydinov su Freepik