La manovra di bilancio per il 2022 contiene riforme strutturali e misure rilevanti per il lavoro e le politiche sociali. Riforma degli Ammortizzatori sociali, gestione delle crisi aziendali, rilancio dell’apprendistato formativo e sui tirocini extracurriculari, riforma della sicurezza sui luoghi di lavoro, interventi per giovani e donne, contrasto alla delocalizzazione, riforma del reddito di cittadinanza, misure per la non autosufficienza. Interventi che cambiano in maniera significativa il quadro normativo vigente.
Oltre agli Ammortizzatori sociali per mancanza di lavoro dove sono previsti alleggerimenti dei requisiti soggettivi e il potenziamento del sussidio economico e dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori coordinati e continuativi (DIS-COLL), ci sono anche ulteriori misure tra le quali:
Esonero contributivo per i lavoratori provenienti da imprese in crisi.
La manovra prevede che l’esonero contributivo oggi previsto, anche nel 2022, per le stabilizzazioni dei giovani under36 sia riconosciuto alle imprese che assumono a tempo indeterminato lavoratori, a prescindere da limiti di età, di aziende per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione delle crisi aziendali presso la struttura per la crisi d’impresa.
Sostegno all’occupazione femminile
Viene incrementato di 50 milioni di euro il Fondo per il sostegno della parità salariale di genere ampliandone le finalità di impiego e prevedendo, inoltre, che sia destinato al sostegno della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, anche attraverso la definizione di procedure incentivanti le imprese che assicurino la parità di genere.
In favore delle lavoratrici autonome viene incrementato di 3 mesi, a partire dal terzo mese dopo il parto, il periodo di percepimento dell’indennità di maternità nel caso in cui il reddito della richiedente sia, nell’anno precedente la domanda, inferiore a 8.145 euro.
In via sperimentale, per l’anno 2022, è riconosciuto, nella misura del cinquanta per cento, l’esonero per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato.
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