Se sappiamo che l’acqua non è una risorsa infinita, allora perché ne sprechiamo così tanta?
Le statistiche riportano che l’Italia è il paese che più al mondo spreca acqua. Insomma sembrerebbe che gran parte degli italiani continuino allegramente a considerare l’acqua come un bene senza valore, disponibile a volontà e all’infinito.
Ma le cose non stanno proprio così. L’acqua è l’origine della vita ed è proprio per questo motivo che è estremamente importante avere consapevolezza di come la consumiamo e soprattutto in quale quantità.
La percentuale di acqua dolce presente sul pianeta non è molto alta, si parla dell’1% e di questa parte il 90% è impiegato per irrigare i campi in agricoltura.
Un essere umano per sopravvivere deve consumare circa 4,5 litri di acqua ogni 24 ore, sia sotto forma di cibo sia tramite acqua o altri liquidi. Mentre per l’igiene personale, compreso il lavaggio degli abiti, ne servono circa 50 litri.
In tutta Europa l’Italia detiene il primo posto per l’utilizzo di acqua potabile: 150 litri al giorno se non 240 e parliamo di consumo singolo, quindi a persona.
Ma che ne facciamo? Solo una piccola parte la destiniamo per bere e quella che rimane viene utilizzata per il lavaggio degli indumenti, delle automobili, per l’igiene personale e l’igiene della casa.
Di contro, il diritto di accedere all’acqua potabile, con una media di 50 litri al giorno, non è garantito a circa 2 miliardi di persone, se non di più.
Le disponibilità di acqua dolce nel mondo variano a seconda dell’area geografica, con significative differenze tra il Nord e il Sud del pianeta.
Modificando le nostre abitudini impareremo a non sprecarla e a consumarla con responsabilità.