La “CULTURA DELLO SCARTO” è un concetto utilizzato per descrivere una società o un sistema economico in cui persone, beni, risorse e valori sono spesso considerati USA E GETTA.
In altre parole, è un modo di pensare e agire in cui ciò che non è più utile o ritenuto di poco valore viene facilmente eliminato o ignorato.
Questo termine è stato reso popolare da Papa Francesco, che lo ha spesso menzionato nei suoi discorsi per denunciare l’indifferenza verso i più vulnerabili e l’eccessivo consumismo.
La cultura dello scarto si manifesta in vari aspetti della vita, tra cui:
Rifiuti e Ambiente: La produzione massiccia di rifiuti e il consumo eccessivo di risorse naturali non considerando l’impatto ambientale.
Società e Economia: L’emarginazione di gruppi sociali, come gli anziani, i poveri e i disabili, che vengono considerati “scarti” perché non contribuiscono economicamente in modo significativo.
Lavoro e Produzione: La tendenza a sostituire rapidamente lavoratori e prodotti, favorendo pratiche di lavoro precarie e una mentalità di produzione e consumo rapido.
Il superamento della cultura dello scarto richiede un cambiamento di mentalità e un impegno verso la sostenibilità, l’inclusione sociale e il rispetto per tutte le persone e le risorse.
È una sfida collettiva che coinvolge individui, comunità e istituzioni.