Pesce e pescato sempre più sostenibile e la pandemia ha rafforzato l’attenzione dei consumatori verso i prodotti più green.
L’organizzazione no profit per la sostenibilità ittica, Marine Stewardship Council (Msc), ha rilevato, nel suo rapporto annuale, che il volume del prodotto ittico a marchio blu in Italia è cresciuto del 30% dall’anno scorso, riflesso di una grande attenzione degli italiani verso la salute di mari e oceani che si inserisce in un più ampio movimento globale per la sostenibilità dei consumi.
La categoria dei surgelati è in testa alla classifica del volume di prodotti a marchio blu venduti nel mondo, con le sue 547mila tonnellate di prodotti venduti, seguita dalla categoria dei refrigerati con i suoi 274mila tonnellate vendute.
I dati contenuti nel report rivelano che il 19% delle catture di pescato mondiale proviene da attività di pesca di piccole e grandi dimensioni coinvolte nel programma di certificazione di Msc, per un volume globale di pescato corrispondente a 16 milioni di tonnellate.
Sono 46205 i supermercati, ristoranti, le aziende trasformatrici i distributori e i magazzini, i detentori della certificazione MSC per la catena di custodia, indispensabile per mantenere il controllo sulla tracciabilità e la segregazione del pescato certificato sostenibile e per poter apporre il marchio blu sul prodotto finale che arriva al consumatore.
La pandemia ha visto i consumatori orientarsi maggiormente verso i prodotti ittici a marchio blu Msc congelati (che hanno registrato un aumento del +26% rispetto allo scorso anno) e in scatola (+4%), ma anche un crollo delle vendite dei prodotti per il food service (meno 15%) e di pesce fresco (meno 5%).
L’Italia registra oltre l’80% di volumi certificati nella categoria dei surgelati, mentre la categoria delle conserve ittiche rappresenta il 10%. È invece tutto ancora da costruire per il mercato del fresco, per il quale non ci sono ancora pescherie certificate Msc nel nostro Paese.
Il problema dello sfruttamento intensivo delle risorse ittiche non colpisce soltanto le specie di maggiore interesse commerciale, ma anche tutte quelle specie che vengono catturate accidentalmente da attrezzi di pesca poco selettivi. La cattura di specie non desiderate è uno dei problemi più gravi e insoluti della pesca in tutto il mondo.
Ognuno di noi può esercitare un importante ruolo ogni volta che acquista un prodotto alimentare che è stato pescato con metodi sostenibili.
Rispetta cinque semplici regole che aiuteranno a diminuire il nostro impatto sul pianeta:
- scegli prodotti pescati con metodi artigianali a “miglio zero”, provenienti localmente;
- diversifica la tua dieta, scegliendo non solo le specie più pregiate e note: nel Mediterraneo ci sono oltre 500 specie di pesce commestibili, ma solo una ventina sono quelle scelte abitualmente.
- acquista solo pesci adulti che si sono già riprodotti;
- controlla l’origine del pesce che stai acquistando, la sua provenienza, se è stato pescato, allevato, se si tratta di pesce fresco o scongelato;
- preferisci prodotti certificati MSC (Marine Stewardship Council), ASC (Aquaculture Stewardship Council) o biologico per garantire una scelta secondo criteri di sostenibilità.