Le nuove Regole e le Modifiche NASpI
Nel 2025, il lavoro stagionale ha subito alcune modifiche importanti con l’entrata in vigore della Legge 203/2024.
- Definizione ampliata: Ora rientrano nelle attività stagionali anche quelle con picchi produttivi ricorrenti durante l’anno, non solo quelle tradizionali come turismo e agricoltura.
- Contratti collettivi: Le nuove regole permettono ai contratti collettivi di individuare nuove attività stagionali, dando maggiore flessibilità alle aziende.
- NASpI per lavoratori stagionali: I lavoratori stagionali possono accedere alla disoccupazione NASpI se hanno almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni e 30 giornate lavorate nei 12 mesi precedenti.
- Esenzioni per i contratti stagionali: Non sono soggetti ai limiti di durata complessiva di 24 mesi, non richiedono causali dopo i primi 12 mesi e non prevedono il cosiddetto “stop and go” tra un contratto e l’altro.
Queste modifiche mirano a rendere il lavoro stagionale più accessibile e flessibile, ma anche a evitare abusi nel sistema di disoccupazione.

Come funziona la NASpI per i lavoratori stagionali
La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità di disoccupazione destinata ai lavoratori che perdono involontariamente il proprio impiego. Per i lavoratori stagionali, nel 2025 sono state introdotte alcune modifiche importanti:
- Requisiti: Per accedere alla NASpI, i lavoratori stagionali devono aver maturato almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni e aver lavorato almeno 30 giorni nei 12 mesi precedenti.
- Contributo addizionale: I datori di lavoro che assumono a tempo determinato devono versare un contributo addizionale pari all’1,4% della retribuzione imponibile. Questo contributo aumenta di 0,5 punti percentuali per ogni rinnovo del contratto.
- Esenzioni: Alcune attività stagionali sono esonerate dal contributo addizionale, mentre altre rientrano nell’obbligo contributivo, in base alle nuove disposizioni dell’INPS.
- Durata dell’indennità: La NASpI viene erogata per un periodo proporzionale ai contributi versati, con un massimo di 24 mesi.
Queste regole mirano a garantire maggiore tutela ai lavoratori stagionali, evitando abusi nel sistema di disoccupazione.