L’effetto dei pensieri e delle abitudini sulle emozioni, la capacità di creare un’armonia fra mente e cuore, di fare un uso intelligente dell’emozione è da intendersi per intelligenza emotiva.
Oggi quest’aspetto dell’intelligenza legato alla capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire le proprie ed altrui emozioni ricopre un ruolo importantissimo in ogni ambito della società, nel mondo del lavoro e nella vita privata. La consapevolezza di sé, dei propri limiti e delle proprie debolezze è in grado di influenzare i rapporti con gli altri. Non sempre essere intelligenti è sufficiente per avere successo nella vita ed essere felici. E’ la capacità di entrare in risonanza con se stessi e con gli altri e di gestire le proprie ed altrui emozioni a fare la differenza.
E’ considerata un’abilità sempre più importante anche nel mondo lavorativo. Gli impiegati, i manager ed i leader di successo possiedono grande intelligenza emotiva, che li supporta nel mettere a frutto le loro capacità in un’ottica di rispetto, condivisione, confronto e crescita personale e collettiva, nel gestire al meglio lo stress e le situazioni più scomode e difficili e nel creare un ambiente di lavoro inclusivo, sereno e vincente.
Ovviamente, l’intelligenza emotiva riveste un ruolo primario anche nella sfera privata.
Per sviluppare un’intelligenza emotiva occorre:
- Autoconsapevolezza delle proprie azioni ed emozioni;
- Autogestione, individuando i propri obiettivi, gestire lo stress;
- Auto motivazione: perseguire gli obiettivi con determinazione;
- Coscienza sociale: saper riconoscere ed interpretare le emozioni degli altri ed empatizzare con i loro valori;
- Gestione della comunicazione: creare connessioni sane e reali, risolvendo i conflitti ed instaurando un dialogo costruttivo, motivante ed ispirante.
Consapevolezza di sé ed empatia (ossia saper riconoscere i sentimenti, i bisogni, e le preoccupazioni altrui, mettendosi “nei loro panni”) sono il mix giusto per vivere in armonia con sé stessi e con gli altri.