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L’IMPRONTA ECOLOGICA

Ago 4, 2023

Quest’anno il 2 agosto è stato l’Earth Overshoot day. La giornata in cui abbiamo consumato tutte le risorse generate dal pianeta per l’intero anno, in anticipo rispetto allo scorso anno e sempre prima da diverso tempo.

La data è stata individuata dal Global Footprint Network sulla base dell’impronta di carbonio di ciascun Paese. E’ possibile però con piccoli accorgimenti, contribuire a ridurre il nostro impatto sul Pianeta.

Per misurare la domanda dell’uomo nei confronti del nostro Pianeta si utilizza un indicatore chiamato impronta ecologica: un valore che calcola di quante risorse naturali l’uomo ha bisogno e le confronta con la capacità della Terra di rigenerare quelle risorse.

L’impronta ecologica è uno strumento utile per valutare l’impatto ambientale delle nostre scelte di vita e per promuovere uno sviluppo sostenibile. Essa può essere calcolata a livello individuale, nazionale o globale, e consente di confrontare il consumo di risorse con la capacità biologica della Terra di rigenerarle.

L’impronta ecologica è uno strumento utile per valutare l’impatto ambientale delle nostre scelte di vita e per promuovere uno sviluppo sostenibile.

Per calcolarla si prendono in esame le abitudini di ciascuno in fatto di scelte alimentari, quantità di rifiuti prodotti, superficie di suolo occupato, abiti o altri beni acquistati, energia consumata, anidride carbonica emessa in atmosfera .

Più l’impronta ecologica è alta, più la salute del Pianeta è a rischio: significa che mentre l’uomo non accenna a diminuire le sue richieste, la Terra fatica a “stargli dietro”, e non riesce a sostituire ciò che egli ha consumato.

Gli scienziati hanno calcolato che attualmente stiamo vivendo come se avessimo più o meno una Terra e mezza a disposizione, e prima del 2050 arriveremo a consumare come se ne avessimo 2.

Per fortuna anche noi, nel nostro piccolo, possiamo contribuire ad abbassare la nostra impronta ecologica.

Per esempio, scegliendo, quando possibile, di spostarci in bicicletta o con i mezzi pubblici , piuttosto che usare l’auto; o mangiando frutta e verdura di stagione, che non debbano aver compiuto centinaia di chilometri per finire nel nostro piatto; o ancora, ricordandoci di spegnere la luce quando usciamo da una stanza e di non lasciare pc o tv in stand-by quando non li stiamo usando.