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L’OBIETTIVO 4 DELL’AGENDA 2030 – ISTRUZIONE DI QUALITA’

Feb 19, 2025

L’Obiettivo 4: “Assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento per tutti, dell’Agenda 2030 dell’ONU, mira a garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti.

Questo obiettivo si concentra sull’importanza di un’educazione di qualità come base per migliorare la vita delle persone e raggiungere uno sviluppo sostenibile.

Alcuni paesi hanno fatto progressi significativi verso il raggiungimento dell’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030, usando alcuni validi sistemi come ad esempio:

Finlandia:

Sistema unificato: La Finlandia ha un sistema educativo unificato che garantisce un’istruzione di qualità equa per tutti gli studenti.

Focus sull’apprendimento piacevole: L’istruzione è progettata per essere piacevole e meno stressante, con un forte enfasi sull’apprendimento attraverso l’interazione e la creatività.

Formazione degli insegnanti: Gli insegnanti finlandesi sono altamente qualificati e rispettati, con un rigoroso processo di selezione e formazione continua.

Corea del Sud:

Educazione competitiva: La Corea del Sud ha un sistema educativo molto competitivo, con un forte focus sulle prestazioni accademiche e sull’istruzione tecnica.

Ore di studio estese: Gli studenti sudcoreani spesso partecipano a ore di studio estese e frequentano scuole private per migliorare le loro prestazioni.

Investimenti significativi: Il governo sudcoreano investe notevolmente nell’istruzione, con un’attenzione particolare alle scienze e alla tecnologia.

Norvegia:

Istruzione inclusiva: La Norvegia ha un sistema educativo che enfatizza l’inclusione e l’uguaglianza, con un forte impegno per l’apprendimento permanente.

Formazione professionale: C’è un grande focus sulla formazione professionale e sull’apprendimento pratico, con programmi che preparano gli studenti al mondo del lavoro.

Bassi tassi di disoccupazione: Grazie a un sistema educativo efficace, la Norvegia ha tassi di disoccupazione molto bassi.

Paesi Bassi:

Istruzione diversificata: I Paesi Bassi offrono una varietà di percorsi educativi, inclusi istituti generali, professionali e specializzati.

Accesso equo: Il sistema educativo olandese è progettato per garantire un accesso equo a tutti gli studenti, indipendentemente dal loro background socio-economico.

Focus sull’apprendimento autonomo: Gli studenti sono incoraggiati a sviluppare competenze di apprendimento autonomo e a prendere in mano il proprio percorso educativo.

Canada:

Sistema federale: Il Canada ha un sistema educativo federale, in cui ogni provincia stabilisce i propri standard e metodi didattici.

Multiculturalismo: Le politiche educative canadesi riflettono la diversità culturale del paese, con un forte focus sull’inclusione e sull’integrazione degli studenti immigrati.

Successo senza uniformità: Nonostante la mancanza di un sistema educativo nazionale uniforme, il Canada ha raggiunto risultati eccellenti in termini di qualità dell’istruzione e tassi di completamento.

Questi paesi hanno adottato approcci diversi per affrontare le sfide educative e migliorare la qualità dell’istruzione. Ogni sistema ha i suoi punti di forza e le sue sfide, ma tutti condividono l’obiettivo comune di fornire un’istruzione di qualità per tutti.

E in Italia quali sono le sfide e le disparità?

Povertà educativa: Secondo il rapporto Save the Children del 2022, il 67,6% dei minori di 17 anni non è mai andato a teatro, il 62,8% non ha mai visitato un sito archeologico e il 49,9% non è mai entrato in un museo. Questo fenomeno limita le opportunità di apprendimento e sviluppo dei giovani.

NEET: L’Italia ha il più alto numero di NEET (Not in Education, Employment, or Training) tra i 15 e i 34 anni in Europa, con oltre 5,7 milioni di persone in questa situazione. Questo è un problema significativo che impatta sullo sviluppo e sulle opportunità di inserimento lavorativo dei giovani.

Accesso limitato agli asili nido: Solo il 28% dei bambini di età compresa tra 0 e 2 anni ha avuto accesso a servizi educativi pubblici o privati per l’infanzia nel 2021-22. Questo limita le opportunità di sviluppo precoce per molti bambini.

Competenze scolastiche: L’8,4% degli studenti del quinto anno della secondaria di II grado ha un basso livello di competenze in italiano, matematica e inglese. Questo indica la necessità di migliorare la qualità dell’istruzione e delle risorse didattiche.

Disparità regionali: Ci sono forti differenze tra le regioni italiane per quanto riguarda i titoli di studio e l’accesso all’istruzione. Ad esempio, il Trentino-Alto Adige ha il maggior numero di diplomati, mentre la Sardegna ha il minor numero.

Questi dati mostrano che, nonostante ci siano stati progressi in alcuni settori, ci sono ancora molte sfide da affrontare per migliorare la qualità e l’accesso all’istruzione in Italia.

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