Luce e gas: i prezzi sono da fantascienza. La guerra in Ucraina e, secondo alcuni, complice la speculazione, fa volare il costo di elettricità e gas che raggiunge picchi da capogiro, nel mentre la Russia interrompe le forniture di gas in Europa, per manutenzione.
L’Unione Europea intanto annuncia la convocazione di una riunione straordinaria dei ministri europei dell’energia, che si terrà il 9 settembre, “per discutere le misure di emergenza”.
Le piccole imprese, in particolar modo del comparto della ristorazione, saranno quelle più colpite dalla stangata delle bollette. Stanno lavorando a regime ridotto moltissime aziende italiane del comparto turismo e manifatturiero.
I costi non sono più sostenibili e per renderli palesi agli avventori di bar e ristoranti, gli esercenti hanno esposto in vetrina le bollette di luce e gas, mettendole a confronto con lo stesso periodo dell’anno 2021, quest’anno vedono aumenti dal 300 al 500 per cento, a parità di consumi.
Non bastano i “bonus”, servono misure ad hoc e sostegni in grado di far fronte a questi aumenti esorbitanti che mettono in ginocchio le piccole e medie imprese che rischiano di chiudere definitivamente con il conseguente licenziamento di migliaia di lavoratori.
Per far fronte alla crisi energetica, l’Italia chiede un tetto al prezzo del gas, Belgio e Germania sembrano favorevoli, mentre la Francia si prepara al razionamento dell’elettricità.
Di contro, Spagna e Portogallo hanno giocato d’anticipo: l’ondata degli aumenti su di loro non si è abbattuta come nel resto dell’Unione Europea perché hanno introdotto il tetto ai prezzi già a partire dalla scorsa primavera, ma dobbiamo anche ricordare che la penisola iberica è meno dipendente dal gas russo rispetto al resto del continente, per la produzione di elettricità.
Se non interverranno urgentemente, si dovrà accendere un mutuo anche per pagare le bollette.