• Mer. Mag 21st, 2025

MANDORLA – IL GUSTO DOLCE AMARO DEL BENESSERE

Apr 17, 2025

Varietà 

Tra le varietà di mandorle le più note sono: Nonpareil, Carmel, Butte, Peerless e Sonora.

Quando si trova al supermercato?

I frutti del mandorlo si raccolgono tra agosto e settembre.

In cucina

Presente sul menu dall’antipasto al dolce, con paste, bruschette, insalate, impanature, ma anche gelati, latte, marzapane, frutta martorana o torrone. Tra le meno note, c’è la panatura per fritture varie o per pesci e carni in crosta: basta frullarla più o meno fine a seconda della consistenza che si vuole ottenere. Durante la sua stagione, invece, è meglio lasciarla fresca poiché molto morbida, quindi sgusciarla e pelarla per poi accompagnarla con insalate fresche o come contorno per un pesce al vapore. Nei dolci l’utilizzo è pressoché infinito, dal più noto marzapane, con mandorle, farina, zucchero e uova, utilizzato da Etruschi e Romani come cibo votivo, fino al torrone, di cui ancora contendiamo la paternità con Francia e Spagna.

Com’è la pianta?

Il mandorlo è un albero piccolo, caducifoglie e latifoglie, alto fino a 5-7 metri. Il mandorlo ha crescita lenta ed è molto longevo, può diventare plurisecolare. Presenta le radici a fittone e fusto dapprima diritto e liscio e di colore grigio, successivamente contorto, screpolato e scuro, le foglie, lunghe fino a 12 cm, sono lanceolate e picciolate; i fiori bianchi o leggermente rosati, con un diametro fino a 5 cm.

Dove cresce?

Pianta tipicamente mediterranea, il mandorlo ha una caratteristica splendida: fiorisce in inverno, e quindi colora magnificamente i giardini e le campagne al Sud e lungo le coste dove l’inverno è mite.

Che gusto ha?

Le mandorle si possono classificare in base a tre fenotipi: dolce (non amaro), leggermente amaro (o semi-amaro) e amaro. In generale, il responsabile del gusto amaro delle mandorle è un composto naturale noto come amigdalina.

Quali sono le sue proprietà nutritive?

Le mandorle sono una preziosa fonte di: vitamina E, uno dei più importanti antiossidanti presenti in natura, che aiuta a contrastare l’attività dei radicali liberi, sali minerali essenziali come magnesio, potassio, fosforo, ferro e calcio. Questa caratteristica nutritiva rende la mandorla un seme oleoso in grado di regolare la funzionalità cardiaca e la pressione arteriosa, agendo in modo protettivo anche sulle ossa, quindi prevenendo o aiutando a combattere l’osteoporosi.

Salute cardiovascolare: Le mandorle sono ricche di grassi monoinsaturi (come l’acido oleico) e polinsaturi (omega-3), che aiutano a ridurre il colesterolo LDL (“cattivo”) e a mantenere i livelli di colesterolo HDL (“buono”). 

Benessere intestinale: Le mandorle sono una buona fonte di fibre, che favoriscono la regolarità intestinale e la salute della flora batterica. 

Salute delle ossa: Sono ricche di calcio e fosforo, minerali essenziali per la salute delle ossa e dei denti. 

Salute del sistema immunitario: La vitamina E e gli antiossidanti presenti nelle mandorle aiutano a rafforzare il sistema immunitario. 

Benessere generale: Sono una fonte di energia e possono contribuire a migliorare la qualità del sonno e a ridurre lo stress. 

Curiosità

Il mandorlo cresce nel Mediterraneo orientale e nel Levante; i mandorli sono stati coltivati inizialmente proprio in questa regione. Venne introdotto in Sicilia dai Fenici dalla Grecia (i romani lo chiamavano “noce greca”), dopodiché si diffuse in Francia, Spagna e quasi tutti i paesi del Mediterraneo. Il frutto del mandorlo selvatico contiene glucoside amigdalina, che si trasforma nel mortale acido cianidrico in seguito a danni al seme. Dopo la coltivazione e l’addomesticamento, le mandorle divennero commestibili: senza dubbio venivano arrostite per eliminarne la tossicità.

Per saperne ancora di più

Il mandorlo è riverito in molte culture ed è citato molte volte nella Bibbia: tra l’altro il mandorlo è presente in Siria e Israele. Il nome ebreo shaqed (שָׁקֵד) significa laborioso o vigilante, dato che il mandorlo è uno dei primi alberi a fiorire in Israele, di solito all’inizio di febbraio, in coincidenza con il Tu BiShvat (ט״ו בשבט ṭū bišḇāṭ), una festività ebraica anche chiamata “Capodanno degli alberi”.

Immagine di lifeforstock su Freepik