Sul fronte Covid, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza in merito ai protocolli sui dispositivi di protezione personale.
A partire da oggi e fino al prossimo 30 settembre, resterà ancora in vigore l’obbligo di indossare la mascherina, precisamente la Ffp 2 ritenuta la più sicura, sui mezzi di trasporto pubblici: autobus e metropolitane, navi e traghetti.
In aereo, invece, si è deciso di eliminarne l’obbligatorietà, per omologarsi con le norme degli altri Stati che hanno pensato di toglierle.
Inoltre l’obbligo di indossare la Ffp2 rimane anche negli ospedali e nelle Rsa.
I luoghi dove non sono più obbligatorie sono:
- Sale per concerti, cinema, teatri, sia al chiuso che all’aperto, palazzetti dello sport;
Sono invece semplicemente raccomandate agli esami di maturità e a quelli di terza media, in questi casi va bene la mascherina chirurgica.
Negli uffici e nei posti di lavoro, la mascherina dovrà essere indossata se non si rispetta il metro di distanza. In questo settore però si attendono aggiornamenti.

Ma quanto ha impattato l’utilizzo delle mascherine sull’ambiente che ci circonda? La Sima, società italiana di medicina ambientale, stima che dall’inizio della pandemia, in Italia, sono state utilizzate oltre 46 miliardi di mascherine, pari a 3 milioni al minuto.
“Sul fronte dell’ambiente, le mascherine hanno avuto un impatto paragonabile a quello di uno tsunami – afferma il presidente Sima, Alessandro Miani. Uno tsunami che si è aggiunto all’inquinamento ambientale già esistente prima della diffusione dell’epidemia da Covid-19.