A farla da padrone è ancora il mismatch tra domanda e offerte di lavoro: le aziende faticano a recuperare figure altamente specializzate.
Dopo 2 anni di forti disagi l’economia italiana riparte… grazie al lavoro.
Ma anche a giugno si è verificato il fenomeno del mancato reperimento delle figure specializzate.
L’incontro fra domanda e offerta sul mercato del lavoro si arresta maggiormente nella ricerca degli operai specializzati (53,1) e professionisti del settore tecnico (48,3%).
Tra questi si registra una notevole difficoltà di reperimento di fonditori e saldatori (67%), fabbri e ferrai e costruttori di utensili (63,1%) operai addetti alle rifiniture delle costruzioni (62,9%) e meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (62,1%).
Seguono poi i dirigenti e le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (46,8%).
Tra essi i profili maggiormente ricercati e con maggiore difficoltà di reperimento, sono in primis gli specialisti di scienze della vita, introvabili nel 76,1% dei casi.
Vengono poi gli specialisti in scienze matematiche, informatiche e scientifiche (55,2%), i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (64,2%) i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni, i tecnici della salute (57,1%) e i tecnici in campo ingegneristico (56%).
Figure professionali altamente richieste ma scarsamente reperibili.