Non è necessario vivere in campagna per potersi dedicare alla coltivazione di un pezzo di terra e il sogno di possedere un orticello vicino casa non è poi così irrealizzabile.
Il cittadino interessato deve presentare domanda al Comune di appartenenza per l’assegnazione dei lotti adibiti a orto urbano. Dopodiché deve aspettare che arrivi il proprio turno nella lista di attesa.
Nel giro di pochi anni, gli orti urbani si sono triplicati e questa è proprio una buona notizia. Gli appezzamenti di terra incolti vivono così una nuova vita e in questo modo vengono anche protetti dalla speculazione edilizia.
Chi sceglie di dedicarsi a questa attività fa la scelta giusta anche a livello economico, visti i rincari di frutta e verdura che caratterizzano questo periodo, ma non solo.
Sono tanti i risvolti positivi di questa attività, sia a livello di benessere e alimentazione genuina, sia per contribuire alla salvaguardia del verde urbano.
Ma cosa coltivare? L’ideale è sempre la scelta di fruire di prodotti freschi durante tutto l’anno. Quindi, scegliere con attenzione quello che si vuole produrre tenendo presente la stagionalità e la fase di maturazione. Fondamentale anche la conoscenza delle caratteristiche del terreno.
E’ preferibile basarsi sulla rotazione delle colture e sul biologico, evitando fertilizzanti chimici. D’altronde, chi vuole dedicarsi ad un orto urbano, sicuramente non vuole portare a tavola sostanze chimiche dannose per la salute.
Non dimentichiamoci però di una cosa essenziale: l’acqua. L’irrigazione deve essere efficiente evitando inutili sprechi. E’ bene quindi farsi consigliare sempre da chi se ne intende.
La soddisfazione di portare in tavola i prodotti coltivati con le proprie mani non è cosa da poco. Inoltre, è possibile anche vendere il raccolto agli acquirenti direttamente nell’orto.
Il boom degli orti urbani fa emergere che sempre più cittadini stanno cambiando stile di vita e decisamente il cambiamento è rivolto al meglio.