Il governo italiano sta valutando diverse opzioni riguardo le pensioni anticipate per rendere il sistema pensionistico più sostenibile a lungo termine.
L’obiettivo è quello di fare in modo che i lavoratori continuino a svolgere la loro attività il più a lungo possibile, evitando così l’uscita anticipata dal mercato del lavoro che comporterebbe per lo Stato un maggior onere economico.
Alcune delle misure attuali, come Quota 103, l’Ape sociale e l’Opzione donna, scadranno alla fine del 2024. Il governo sta appunto considerando se prorogare queste misure o introdurre nuove opzioni.
Tra le proposte ci sono:
- Quota 41 contributiva: permetterebbe di andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età ma con il calcolo contributivo dell’assegno.
- Quota 104: consentirebbe l’uscita anticipata con 63 anni di età e 41 di contributi.
- Pensione anticipata 67+25: prevede penalizzazioni per chi lascia il lavoro prima dei 67 anni e premi per chi decide di lavorare oltre questa età.
La decisione finale dipenderà dalle risorse disponibili e dalle diverse opinioni all’interno della maggioranza di governo.