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PNRR MODIFICATO: INVESTIMENTI AGGIUNTIVI PER SETTORI CHIAVE

Ott 2, 2023

Il Consiglio europeo ha approvato le modifiche apportate dall’Italia al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per ottenere la quarta rata da 16,5 miliardi di euro. Questa decisione, giunta il 19 settembre, rappresenta un importante passo avanti.

In seguito a complesse negoziazioni, il governo italiano ha richiesto un ricalibramento delle voci di spesa, poiché non poteva utilizzare l’intero finanziamento di 191,5 miliardi di euro stanziato dal Fondo di Ripresa post-pandemia fino al 2026. Questa revisione ha comportato lo spostamento e il ricalibramento dei finanziamenti rispetto alle priorità stabilite dal governo precedente, rinunciando a finanziare alcuni progetti che verranno finanziati da altre fonti.

Le modifiche al PNRR italiano riguardano diverse aree, tra cui l’efficienza energetica tramite il “Superbonus”, l’espansione delle strutture per l’infanzia, lo sviluppo dell’industria aerospaziale e cinematografica, e la promozione del trasporto sostenibile.

L’Italia aveva richiesto queste modifiche a luglio a causa di sfide oggettive, come la mancanza di personale qualificato e la necessità di accelerare i tempi a fronte di procedure burocratiche complesse. Alcuni progetti sono stati esclusi dal PNRR originale, ma il governo ha promesso di finanziarli tramite altre fonti esterne al piano.

Il Consiglio Ue ha approvato queste modifiche sulla base della valutazione della Commissione europea, che ha ritenuto che non influissero sulla pertinenza e l’efficacia complessiva del PNRR. Il finanziamento totale previsto del PNRR rimane invariato a 191,5 miliardi di euro, con 68,8 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti.

Il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, ha accolto con soddisfazione queste modifiche, definendole un risultato importante ottenuto grazie alla collaborazione tra il governo italiano e la Commissione europea. Queste modifiche permetteranno all’Italia di richiedere il pagamento della quarta rata e avviare il processo di sblocco dei fondi da destinare a importanti settori dell’economia italiana.