Al giorno d’oggi pagare un acquisto in un negozio oppure un servizio da un professionista con carta di credito o con bancomat è diventato di routine e gran parte della popolazione lo preferisce all’uso dei contanti.
Però, non sempre il pagamento elettronico è gradito da parte di chi lo riceve, soprattutto se si tratta di importi ridotti.
La conversione in legge del DL Recovery prevede una novità riguardo gli esercenti che rifiuteranno, da parte di chi lo richiede, il pagamento tramite carta di credito o bancomat.
Dal 1° gennaio del prossimo anno, quindi, i commercianti che rifiuteranno un pagamento tramite POS, saranno soggetti al pagamento di una sanzione.
I clienti potranno scegliere come pagare gli acquisti, anche se si tratta di pochi euro. Non ci sono quindi più quei limiti introdotti prima dal Governo Monti che fissava la soglia a 30 euro e poi da quello di Renzi che limitava il pagamento sotto i 5 euro.
Ma la novità che farà più discutere sarà senza dubbio quella dell’introduzione della multa, che fino ad oggi non sussiste, da parte di quegli esercenti che rifiuteranno ai clienti l’utilizzo del POS anche per importi minimi.
Questa regola sarà rivolta a commercianti, esercenti, liberi professionisti e attività ricettive e in caso di inadempienza, la sanzione sarà applicata su una base fissa pari a 30 euro, più il 4% della cifra che l’acquirente avrebbe voluto pagare tramite carta.
A tali adempimenti si possono trovare soluzioni veloci e che costano poco, come quella di installare una specifica App sullo smartphone per accettare il pagamento tramite carta.
Anche se si tratta di pochi euro, la lotta all’evasione fiscale va avanti.