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POVERTÀ ENERGETICA

Lug 24, 2024

Secondo i dati Eurostat, nel 2023, 48 milioni di europei (circa il 10,6% della popolazione) non hanno potuto riscaldare adeguatamente le proprie case, un dato in crescita sia rispetto al 2022 (42 milioni) sia al 2021 (31 milioni). 

La povertà energetica si riferisce all’impossibilità per alcune famiglie di accedere ai servizi energetici essenziali, necessari per uno standard di vita e salute decente. 

Essa è determinata in particolar modo da tre cause: una consistente spesa per l’energia rispetto al bilancio familiare, redditi bassi e insufficienza energetica degli edifici.

In altre parole ci sono moltissime famiglie che non possono permettersi di riscaldare adeguatamente le loro case in inverno o di renderle più fresche durante le ondate di calore estive.

Le famiglie più esposte sono quelle con bambini, persone disabili e anziani. Le donne sono quelle più colpite dalla povertà energetica a causa di disuguaglianze sostanziali di reddito e del divario di genere in termini di assistenza.

Servono interventi di politica sociale come:

  • il sostegno finanziario come sussidi o agevolazioni per le bollette energetiche alle famiglie a basso reddito;
  • programmi di efficienza energetica, promuovendo l’installazione di sistemi di riscaldamento e raffreddamento più efficienti, nonché l’isolamento termico delle case;
  • tariffe sociali, creando tariffe energetiche agevolate per le famiglie vulnerabili.

La povertà energetica è parte di un quadro più ampio di lotta alla povertà e all’esclusione sociale. La collaborazione tra governi, organizzazioni e cittadini è fondamentale per affrontare questa sfida.

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