Come le condizioni meteorologiche influenzano il mercato ortofrutticolo.
Le condizioni climatiche avverse, come abbassamenti repentini della temperatura, forti piogge e grandinate, possono influenzare significativamente i prezzi di frutta e verdura.
Questi eventi possono danneggiare i raccolti futuri, soprattutto quelli che maturano alla fine della primavera e nei periodi estivi, come pesche, susine, zucchine e pomodori.
Le colture più vulnerabili alle condizioni climatiche avverse includono quelle che sono sensibili a temperature estreme, siccità, piogge eccessive o grandinate. Ecco alcune delle colture più a rischio:
- Vite: le viti possono essere danneggiate da gelate tardive in primavera e da grandinate durante la stagione di crescita;
- Olivo: anche gli olivi sono sensibili alle basse temperature e alle gelate;
- Cereali: grano, orzo e altri cereali possono subire danni da siccità prolungate o da piogge eccessive che impediscono la semina o la raccolta;
- Frutta a guscio: mandorle, noci e altre colture di frutta a guscio possono essere colpite da gelate primaverili che danneggiano i fiori e riducono il raccolto;
- Frutta con nocciolo: pesce, albicocche e susine possono soffrire per le gelate primaverili e per le alte temperature.
Queste colture richiedono condizioni climatiche specifiche per crescere e maturare correttamente, e gli eventi climatici estremi possono compromettere seriamente la loro produttività e qualità.
I prodotti meno colpiti sono quelli già maturati, come broccoli, carciofi, fave e agrumi, che possono subire danni solo in grado di grandinate intense.
I tuberi che si sviluppano sotto terra e la frutta raccolta in autunno, come mele e pere, sono generalmente meno danneggiati perché conservati in strutture idonee.
Le coltivazioni protette, come quelle in serre o idroponiche, sono più resistenti agli sbalzi termici e agli eventi atmosferici estremi.
La produzione nazionale in serre non è sufficiente a coprire la domanda, quindi spesso si ricorre all’importazione da Paesi con condizioni climatiche favorevoli.
A seguito di eventi climatici avversi, come quelli avvenuti nell’aprile del 2024, si può prevedere un aumento dei prezzi per i prodotti coltivati in pieno campo in Italia.
Gli aumenti non dovrebbero riguardare i prodotti importati da Paesi non colpiti da fenomeni meteorologici avversi, ma è possibile un aumento generalizzato dei prezzi.