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QUANTI LITRI DI ACQUA CI VOGLIONO PER PRODURRE UN PAIO DI JEANS

Giu 3, 2025

Forse non tutti gli amanti del denim lo sanno ma, per produrre un solo paio di jeans, mediamente occorrono tra i 7.500 e i 10.000 litri di acqua.

Ma perché così tanta? Questo consumo d’acqua è dovuto principalmente alla fase di tintura e all’irrigidimento del tessuto.

Tintura: Il denim viene tinto con coloranti, spesso utilizzando l’indaco. Questo processo richiede molta acqua per immergere e trattare il tessuto per ottenere l’intensità desiderata.

Lavaggio: I jeans vengono lavati per ottenere l’aspetto voluto, come il lavaggio a pietra o il lavaggio acido. Anche questo processo richiede una considerevole quantità d’acqua.

Irrigidimento: Per ottenere la tipica rigidità dei jeans, il tessuto viene trattato con sostanze chimiche. Questo processo richiede anch’esso acqua.

È interessante notare che il processo di produzione dei jeans può variare a seconda del marchio e dello stile specifico. Alcune case di moda realizzano jeans con tecniche più sostenibili come l’uso di materiali riciclati o il risparmio d’acqua durante la tintura.

Il colore indaco utilizzato per tingere i jeans è spesso di origine chimica. Sebbene l’indaco derivi naturalmente da una pianta, la crescente domanda di jeans ha portato all’uso dell’indaco sintetico. Questo composto richiede modifiche chimiche per legarlo alle fibre dei vestiti ed ottenere il caratteristico colore blu dei jeans.

Per chi cerca alternative più sostenibili dei jeans può optare per:

Jeans vintage o di seconda mano: Acquistare jeans usati riduce la necessità di produrre nuovi capi e contribuisce al riciclo della moda.

Jeans realizzati con materiali riciclati: Alcuni marchi producono jeans utilizzando tessuti riciclati, come bottiglie di plastica o vecchi jeans.

Jeans in cotone biologico: Il cotone biologico viene coltivato senza l’uso di pesticidi o fertilizzanti chimici nocivi.

Jeans tinti con coloranti naturali: Alcuni produttori utilizzano coloranti naturali, come l’indaco, al posto dei coloranti sintetici.

Per chi invece vuole sostituire il denim può scegliere tra i seguenti tessuti:

Tessuto di cotone biologico: Il cotone biologico viene coltivato senza l’uso di pesticidi o fertilizzanti chimici nocivi. È una scelta più sostenibile rispetto al cotone convenzionale.

Tessuto di canapa: La canapa è una fibra naturale che richiede meno acqua e meno pesticidi rispetto al cotone. I tessuti di canapa sono resistenti e traspiranti.

Tessuto di Tencel (Lyocell): Il Tencel è realizzato da legno di eucalipto proveniente da foreste gestite in modo sostenibile. È morbido, resistente e biodegradabile.

Tessuto riciclato: Alcuni produttori utilizzano tessuti riciclati, come bottiglie di plastica o vecchi jeans, per creare nuovi tessuti di denim.

Tessuto di lino: Il lino è una fibra naturale ottenuta dalla pianta di lino. È leggero, traspirante e richiede meno risorse idriche rispetto al cotone.

Scegliere tessuti sostenibili contribuisce a ridurre l’impatto ambientale dell’industria della moda!

Immagine di pvproductions su Freepik