Focus sul sociale: al centro chi vive ai margini e l’importanza di un contatto fra “giovani ottimisti” e “giovani disillusi” con il coinvolgimento degli adulti che devono partecipare attivamente alla vita dei ragazzi e fargli spazio.
Questi alcuni punti della tre giorni dell’assemblea nazionale di Salesiani “Organizzare la Speranza – Sogno, progetto, impresa”, tenutasi a Roma dal 16 al 18 settembre.
Povertà educativa e soluzioni che possono essere messe in campo per aiutare i ragazzi ad avere successo: c’è bisogno di allestire in ogni quartiere in difficoltà un’alleanza stabile per unire la sostenibilità educativa che raggiunga tutti i bambini nella scuola e fuori e la sostenibilità sociale e ambientale.
All’Assemblea si è parlato anche dell’esigenza di osservare i fenomeni in crescita e allarmanti di criminalità tra i giovanissimi, dovuti probabilmente a un desiderio di visibilità che li fa intraprendere percorsi violenti.
Viene rimarcato anche che le condizioni dei giovani sono cambiate e per questo serve un coinvolgimento di responsabilità non più affidate solo alle scuole ma anche ad altri soggetti.
La cultura è una questione centrale: la trasformazione del sociale passa attraverso di essa.
Fondamentale, quindi, la partecipazione di tutti per aiutare i più giovani e i più svantaggiati a compiere un cammino consapevole che li aiuti a programmare un futuro migliore.