Oltreoceano, per la precisione negli USA, da non molto tempo in alcune città, come San Francisco in California, hanno fatto la comparsa i robotaxi; si tratta di veicoli senza conducente prodotti dalla Waymo, una società che si occupa dell’industria automobilistica.
Oggi questi particolari taxi circolano anche in altre città statunitensi come New York, ma anche in alcune città della Cina e si ritiene che presto, circa due anni, arriveranno anche in Europa.
Secondo i dati diffusi dalla Waymo, in California hanno percorso più di 34 milioni di chilometri, effettuando circa 100.000 corse a settimana. Un dato da tenere sotto particolare attenzione riguarda quello dei sinistri. Questi veicoli infatti sono stati coinvolti in soli 64 incidenti. È un dato apparentemente impressionante, molti di questi incidenti, infatti, non sono stati causati dai robotaxi bensì da altri veicoli guidati da esseri umani che distratti li hanno tamponati.
A questo punto nasce un quesito molto interessante: qualora si verificassero degli incidenti con i robotaxi di chi sarebbe la responsabilità? In teoria, dato che non ci sono conducenti umani su queste automobili i giudici dovrebbero attribuire la responsabilità ai produttori; tale linea viene seguita dai paesi che hanno apportato dei cambiamenti ai propri codici della strada al fine di autorizzare la sperimentazione di veicoli a guida autonoma (come Francia, Regno Unito e Germania). Nella pratica finora le questioni legali si sono concluse tramite accordi tra le parti.
Per quanto riguarda il nostro paese in tutto ciò, il codice della strada prevede che circolino solo veicoli guidati dall’uomo; vedremo se in futuro ci saranno delle modifiche per consentire, anche qui da noi, la sperimentazione di automobili a guida autonoma.