Il 27 gennaio si ricorda la Shoah, il termine che indica lo sterminio del popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale, detto anche Olocausto.
La storia della Shoah non può e non deve essere dimenticata. Le nuove generazioni hanno il diritto di sapere e di conoscere le sofferenze che il nazismo ha creato all’umanità.
Cinque Fondazioni italiane, unitamente al Ministero dell’Istruzione e del Merito e con il supporto delle Ferrovie Italiane, promuovono l’apertura e quindi la visita dei luoghi della memoria.
L’iniziativa LA RETE ITALIANA DELLA MEMORIA è dedicata agli studenti del primo e secondo ciclo di istruzione ed ai loro insegnanti che potranno viaggiare – per raggiungere le città italiane simbolo della memoria – a prezzi agevolati.
Le visite si terranno presso:
- Civico Museo della Risiera di San Sabba-Monumento Nazionale (Trieste); https://risierasansabba.it/
- Memoriale della Shoah di Milano; https://www.memorialeshoah.it/
- Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS (Ferrara); https://meis.museum/
- Fondazione per il recupero e la valorizzazione della memoria storica del Campo di Fossoli – Carpi (Modena); https://www.fondazionefossoli.org/
- Fondazione Museo della Shoah di Roma; https://www.museodellashoah.it/
- Museo Internazionale della Memoria Ferramonti di Tarsia (Cosenza) https://www.beniculturali.it/luogo/museo-della-memoria-di-ferramonti
In Italia, i luoghi della memoria sono presenti da Nord a Sud. Gli ex binari che hanno visto partire gli ebrei diretti ai campi di concentramento, gli ex penitenziari e i campi di internamento. Questi luoghi ora sono un museo, un memoriale che racconta gli orrori del nazismo.
Ricordare è importante perché non si ripeta più quello che è successo a tante persone innocenti
Sono pagine di storia indelebili e dolorose: solo ricordandole, si può scavalcare l’ombra dell’odio raziale.