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SICCITA’ ALLE SPALLE: ORA ARRIVANO I TEMPORALI FORTI

Ott 7, 2024

Esondazioni, frane e allegamenti. Sono fenomeni che stanno diventando sempre più frequenti.

Il cambiamento climatico in atto rimette al centro dell’attenzione, sia dei tecnici che della classe politica, il problema del dissesto idrogeologico nel nostro Paese.

Ad essersi aggravata non è la fragilità geomorfologica in sé, ma la virulenza con cui determinati agenti agiscono sul territorio determinando fenomeni di dissesto. In particolare, l’accentuarsi di lunghi periodi di siccità a piogge torrenziali mette profondamente sotto stress le aree del Paese a maggior rischio alluvionale e a rischio frana. A dirlo il Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, in occasione del 68° Congresso nazionale degli ingegneri d’Italia.

A livello globale, il caldo fuori stagione è un segnale preoccupante di come il cambiamento climatico stia influenzando i normali pattern meteorologici. Il Mar Mediterraneo si sta riscaldando a un ritmo sempre più rapido, e questo incide direttamente sulla formazione e sull’intensità dei fenomeni atmosferici. L’Italia, trovandosi al centro di questa area climatica, è particolarmente esposta alle conseguenze di questi cambiamenti.

In sintesi, l’ondata di caldo africano di inizio ottobre non è solo un’anomalia stagionale, ma potrebbe rappresentare una vera e propria minaccia per il bilancio climatico e meteorologico del Mediterraneo. L’accumulo di calore in atmosfera e nel mare rischia di aggravare gli effetti delle perturbazioni autunnali, trasformando episodi di maltempo in veri e propri eventi estremi con conseguenze imprevedibili.

L’Italia, circondata dal Mediterraneo, viene considerata un vero e proprio “hotspot climatico”. L’avvertimento dei climatologi è chiaro: fenomeni atmosferici estremi si verificheranno sempre più di frequente. 

Immagine di freepik