Intelligenza artificiale, “troppa superficialità nell’affrontare una rivoluzione informatica e digitale che, se non disciplinata e vincolata in modo virtuoso, rischia di rendere schiavi gli esseri umani. In questo contesto pericoloso e nuovo, sta alle istituzioni trovare il giusto equilibrio, portando l’IA a essere una risorsa e non una arma contro la libertà dei cittadini”. Lo si legge in una nota di Rocco Tiso, referente nazionale di Sa Cosa, comitato spontaneo di cittadini – amici per la verità. L’intelligenza artificiale “sta diventando ormai parte integrante della nostra quotidianità -si legge – e diventa dunque necessario e imprescindibile governarla e saperla usare in maniera corretta e attenta, e così facendo, renderla utile nelle attività di tutti i giorni. Complementare ma non dominante. Tuttavia, l’approccio sociale, politico e istituzionale nei confronti di questa innovazione epocale, è ancora troppo morbido, inconsapevole, quasi di sottovalutazione. Mai errore appare più grave visto e considerato che l’intelligenza artificiale rischia di impattare enormemente e negativamente sulla vita degli esseri umani. Un esempio? Mettendo a rischio milioni di posti lavoro nel mondo. Siamo di fronte a una ipotesi allarmante, pertanto che fare?”
RASSEGNA STAMPA
Roma, 22 mar 14:46 – (Agenzia Nova)
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AI: SaCosa, troppa superficialità, servono regole e vincoli Roma, 22 mar. (LaPresse)
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