Dal prossimo anno in Spagna entrerà in vigore la nuova legge contro lo spreco alimentare.
E’ stato approvato un nuovo disegno di legge che obbliga supermercati e aziende alimentari a ridurre la quantità di cibo che in genere scartano, o meglio buttano via.
Come? Tutti i locali di oltre 1.300 metri quadrati dovranno essere convenzionati con un banco alimentare o una Ong, per donare tutto quello che in alternativa andrebbe nel secchio della spazzatura.
L’ammenda non è indifferente. Chi non si mette in regola rischia dai 60 mila ai 500 mila euro.
Inoltre, come già avviene in altri Paesi, diventa obbligatorio fornire ai consumatori la cosiddetta “doggy bag”, ossia un sacchetto biodegradabile gratuito, dove il cliente potrà mettere il cibo che non ha consumato e portarlo via.
La nuova legge anti spreco prevede anche che i locali che commerciano alimenti, riducano il prezzo dei prodotti quando sono prossimi alla scadenza, oppure quando non hanno un bell’aspetto. Ciò ovviamente non vuol dire che non sono buoni da mangiare.
Il governo spagnolo ha quindi approvato questa norma, si attende solo il via libera del Parlamento.
La misura è stata adottata in quanto, circa 1,35 milioni di tonnellate di cibo e bevande vengono buttate via ogni anno, parliamo quindi di 30 chilogrammi a persona residente nel paese iberico.
D’altronde la Francia ha fatto da pioniere già nel 2016 e l’Italia a seguire.
C’è solo un piccolo particolare: mentre in Francia ed adesso in Spagna vige l’obbligo di ridurre gli sprechi, in Italia la legge si basa su incentivi e semplificazione, ma non su l’obbligatorietà.
Quindi niente pugno di ferro, purtroppo, nel nostro Paese, ma si rimanda alla coscienza delle aziende della grande distribuzione, dei locali che commerciano in prodotti alimentari e, ovviamente, dei singoli cittadini.