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LA DONNA IN IRAN: POCHI I DIRITTI E MOLTE LE PENE

Mar 11, 2022

Nel febbraio del 1979, dopo la deposizione dello Scià Reza Pahlavi, l’Iran si trasformò dall’essere uno dei paesi islamici più laici ed aperti ad uno fra “i più chiusi e bigotti”.

Ancora una volta questo brusco cambiamento fu subito soprattutto dalle donne che, come al solito, si trovarono a pagare il prezzo più alto.

Ad oggi la condizione della donna è solo parzialmente migliorata e piccole aperture si intravedevano sulla scelta dell’abbigliamento.

E’ normale oggi vedere per le strade delle metropoli iraniane donne con piccoli “hijab” che coprono solo una parte del capo e dei capelli e con abiti occidentali come i jeans. Tuttavia, il tema fondamentale dei diritti civili delle donne iraniane continua ad alimentare accesi dibattiti, soprattutto in Occidente.

Per ragioni di completezza ricordiamo due casi: l’avvocato per i diritti umani Nasrin Sotouden, di 55 anni, condannata per 38 anni di carcere e 148 frustrate per essersi opposta sull’obbligo del velo, per aver effettuato visite in carcere senza di esso e per aver assunto la difesa di donne che avevano protestato contro l’obbligo di indossarlo, ha scatenato proteste su tutti i media internazionali; Sahoz Khodayari, deceduta in ospedale a causa delle ustioni riportate dopo essersi data fuoco per timore di essere incriminata e condannata, per avere deciso di assistere ad una partita di calcio travestita da uomo: solo recentemente le donne hanno avuto libero accesso agli stadi, sebbene in settori riservati.

Questi ed altri avvenimenti testimoniano brutalmente la difficoltà di vita delle donne (nella teocrazia islamica).

Inoltre da varie testimonianze le donne in Iran non hanno diritto di:

  1. Cantare e ballare (se non davanti ad un pubblico esclusivamente di sole donne)
  2. Recarsi negli stadi (ad eccezione per le partite della nazionale)
  3. Ricevere una eredità adeguata
  4. Vestirsi come vogliono
  5. Viaggiare all’estero da sole (se sposate)
  6. Sposarsi con chi vogliono (senza rischiare di andare incontro al delitto di onore)
  7. Condurre la bicicletta

Il cambiamento in Iran potrebbe consolidarsi nelle istanze di 45 milioni di giovani ossia le generazioni cresciute dopo il 1979 nella istituzione di un nuovo sistema politico a carattere democratico che preveda: separazione tra religione e politica; parità uomo e donna; nella libertà di pensiero; nel rispetto dei diritti umani.

In conclusione un sistema con le caratteristiche imprescindibili di un nuovo ordine sociale garante delle libertà fondamentali dell’individuo.

Foto di atiabii da Pexels