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CRONACA DI UNA SCONFITTA a noi interessa relativamente chi ha vinto. La domanda è come e con quanti consensi?

Feb 28, 2024

Di rilevante in questo voto di fine febbraio in Sardegna, c’è l’esasperante lungaggine nello spoglio. Continuiamo a domandarci per quale arcana ragione l’Italia nel 2024 ancora non si intrduce il voto elettronico. Il secondo rilievo è che: l’ex giovane Atreju scelto di persona dalla presidentessa di Palazzo Chigi è sto sconfitto da una grillina candidata di sinistra. Il terzo rilievo è quello più preoccupante da cui si evince che il  margine di prevalenza dei votanti rispetto agli astenuti si è attestato al 50 e 50%. Ma la cosa incomprensibile è sta l’assenza dei centristi che snobbando la Sardegna lasciano intendere che per l’Europa sono perdenti.. C’è da prendere atto che ha destra fanno acqua, ma hanno già dimostrato che ai grossi appuntamenti sono compatti. Sarebbe un errore imperdonabile fare del voto di una regione l’aruspice del voto politico-in questo caso europeo- perché non è così. Non è un sondaggio: è il voto di un territorio, peraltro ridotto assai nella partecipazione degli elettori, con specifici attori, specifiche beghe tra partiti, specifici problemi locali. Punto e basta. Ha vinto la candidata del centro-sinistra, e questo è irrefutabile, ma solo con un ciuffo di voti sul competitor di destra. La prova del nove la faranno gli elettori abruzzesi. Ma è innegabile che a perdere è la Democrazia. In questa voto regionale, purtroppo emerge in modo estremamente preoccupante il pauroso vuoto ai seggi: un sardo su due ha disertato le urne. Un dato che non legittima il sistema rappresentativo, sia per chi, non sentendosi rappresentato dai partiti, ha deciso di non votare per protesta, sia per chi invece non ha votato per disinteresse.