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AI ACT: LA VERA PARTITA INIZIA ORA – REGOLE, DIVIETI E SANZIONI

Dic 13, 2023

Non ci possiamo che dichiarare pienamente favorevoli e soddisfatti dell’accordo definito a Bruxelles in merito all’Intelligenza Artificiale.

Dopo un negoziato fiume di ben 36 ore, lo scorso 9 dicembre l’Unione Europea ha raggiunto un accordo, nominato AI ACT, per la regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale. Così l’UE diventa il primo continente al mondo a stabilire regole chiare.

La normativa europea disciplinerà l’intelligenza artificiale che mira a definire limiti e regole al settore.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha scritto su X “La legge europea sull’intelligenza artificiale è una novità mondiale. Un quadro giuridico unico per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale di cui ci si può fidare. E per la sicurezza e i diritti fondamentali delle persone e delle imprese. Un impegno che abbiamo assunto nei nostri orientamenti politici e che abbiamo mantenuto”.

La normativa ha come obiettivo principale quello di garantire che l’IA protegga i diritti fondamentali, la democrazia, lo Stato di diritto e la sostenibilità ambientale, stimolando al tempo stesso l’innovazione e rendendo l’Europa leader nel settore. 

Nella regolamentazione ci sono obblighi, divieti e sanzioni.

I colossi OpenAi, Meta e Google saranno sottoposti a regole vincolanti su trasparenza e sicurezza e non solo a codici di condotta volontari.

SCATTANO I DIVIETI PER LE APP POTENZIALMENTE PERICOLOSE

L’Europarlamento riferisce che “riconoscendo la potenziale minaccia ai diritti dei cittadini e alla democrazia rappresentata da alcune applicazioni dell’intelligenza artificiale, i colegislatori hanno concordato di vietare: i sistemi di categorizzazione biometrica che utilizzano caratteristiche sensibili (ad esempio, convinzioni politiche, religiose, filosofiche, orientamento sessuale, razza); la raccolta non mirata di immagini del volto da internet o da filmati di telecamere a circuito chiuso per creare database di riconoscimento facciale; riconoscimento delle emozioni sul posto di lavoro e nelle istituzioni scolastiche”.

Secondo il testo verranno inoltre vietati “sistemi di AI che manipolano il comportamento umano per eludere il loro libero arbitrio; AI utilizzata per sfruttare le vulnerabilità delle persone (a causa della loro età, disabilità, situazione sociale o economica)”.

Sono previste inoltre misure a sostegno dell’Innovazione e delle PMI

L’accordo sul testo – riferisce l’Europarlamento – include misure a sostegno dell’innovazione e di piccole e medie imprese, affinché le pmi possano “sviluppare soluzioni di AI senza pressioni indebite da parte dei giganti dell’industria che controllano la catena del valore”, e istituisce delle sanzioni.

LE SANZIONI

Il testo include infine un regime di sanzioni, con multe che vanno da 35 milioni di euro o il 7% del fatturato globale a 7,5 milioni o l’1,5% del fatturato, a seconda della violazione e delle dimensioni dell’azienda.

IDENTIFICAZIONE BIOMETRICA (RBI)

Bruxelles ha trovato un accordo sul tanto discusso uso di sistemi di identificazione biometrica (RBI) in spazi accessibili al pubblico ai fini di applicazione della legge, previa autorizzazione giudiziaria e per elenchi di reati rigorosamente definiti. Una nota del Parlamento europeo spiega che l’RBI “post-remoto” verrebbe utilizzato solo ed esclusivamente per la ricerca mirata di una persona condannata o sospettata di aver commesso un reato grave. 

I sistemi di identificazione biometrica “in tempo reale”, si legge ancora, sarebbero conformi a condizioni rigorose e il loro uso sarebbe limitato nel tempo e nel luogo, ai fini di: ricerche mirate di vittime (rapimento, traffico, sfruttamento sessuale), prevenzione di una minaccia terroristica specifica e attuale, o localizzazione o identificazione di una persona sospettata di aver commesso uno dei reati specifici menzionati nel regolamento (tra cui terrorismo, traffico di esseri umani, omicidio, stupro).