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LAVORO FEMMINILE E CRESCITA PIL

Feb 9, 2024

L’ultimo rapporto Ocse – l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – riguardante l’impatto dell’occupazione femminile sul Prodotto Interno Lordo (PIL), evidenzia che se si rafforzano e si estendono le politiche attive sul lavoro, incrementando l’istruzione terziaria e riducendo il divario di genere nel mercato del lavoro, con la presenza di più donne nei vari settori, il PIL procapite in Italia potrebbe aumentare del 3,5% entro il 2050.

L’assunzione di più donne nel mercato del lavoro può influenzare positivamente il Prodotto Interno Lordo (PIL) per diverse ragioni:

  1. Aumento della forza lavoro: L’occupazione femminile contribuisce a un aumento complessivo della forza lavoro. Più persone lavorano, maggiore è la produzione economica complessiva.
  2. Effetto sulla produttività: Le donne apportano competenze e prospettive diverse al lavoro. Avere una forza lavoro diversificata può migliorare la produttività e l’efficienza aziendale.
  3. Riduzione del divario di genere: Quando le donne partecipano al mercato del lavoro in modo più equo, si riduce il divario di genere. Ciò significa che le risorse economiche vengono distribuite in modo più uniforme, contribuendo a una crescita economica più sostenibile.
  4. Consumo e spesa: Le donne tendono a spendere una parte significativa del loro reddito per svariate ragioni (cura dei figli, spesa familiare, investimenti in istruzione e salute, etc.), il che stimola la domanda di beni e servizi. Un aumento della spesa può favorire la crescita economica.
  5. Innovazione e creatività: Maggiore diversità di genere nei luoghi di lavoro può portare a nuove idee, innovazioni e soluzioni creative. Questo può influenzare positivamente la competitività economica di un paese.

In sintesi, l’assunzione di più donne non solo promuove l’uguaglianza di genere, ma può anche avere un impatto positivo sulla crescita economica complessiva. È un obiettivo importante per il benessere di una società e per il suo sviluppo sostenibile.

Immagine di mego-studio su Freepik