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AUTOVELOX: A RISCHIO VALIDITA’ MOLTISSIME MULTE

Apr 26, 2024

Importante pronuncia della cassazione per gli autovelox non omologati.

Di recente, con la decisione n. 10505/2024, la Suprema Corte di Cassazione si è espressa su quello che per molti automobilisti italiani rappresenta un vero e proprio incubo: la contravvenzione da Autovelox. Infatti, è risaputo che numerosissimi Comuni del nostro Paese utilizzino i ricavi delle multe per autovelox (eccesso di velocità, soprattutto) per rimpinguare le casse comunali, e generando una vera e propria “tassazione parallela”.

Ebbene, da qualche giorno una pronuncia della Cassazione (che sta facendo molto rumore) ha dato ragione ad un automobilista, un avvocato trevigiano, confermando la decisione del giudice di primo grado.

La motivazione è sottile, ma decisiva.

Essa si basa sulla differenza tra apparecchiatura (autovelox) di rilevazione approvata e apparecchiatura di rilevazione omologata.

Sebbene i due termini siano simili, non sono uguali, anzi. L’approvazione riguarda il processo previsto dal Legislatore per dare l’ok alla strumentazione (autovelox) utilizzata; in buona sostanza, essa deve rispondere a determinati criteri non molto stringenti, e quindi avere determinate caratteristiche previste dal Codice della Strada, ma non specificate nel dettaglio.

L’omologazione invece riguarda il rispetto obbligatorio per legge di alcune caratteristiche della strumentazione utilizzata, con parametri molto più stringenti e dettagliati.

Vi è inoltre una diversa finalità prevista dal Legislatore per le due distinte fasi: la semplice approvazione dell’apparechiatura utilizzata, avendo meno vincoli e parametri meno stringenti, riguarda una tutela formale dello strumento atta a garantire il suo funzionamento.

L’omologazione invece, avente caratteristiche più restrittive, risponde all’esigenza di tutelare l’interesse della collettività, prescrivendo dei vincoli che tutelano sia il corretto funzionamento della strumentazione utilizzata anche ai fini dell’effettiva validità ed efficacia di essa, sia, soprattutto, all’altra esigenza di garantire il diritto di difesa del cittadino, sancito in Costituzione.

L’approvazione, poi, è di competenza del Ministero dei Trasporti, mentre non è chiaro di chi sia la competenza per l’omologazione anche se, essendo di competenza del Ministero delle Infrastruture e dello Sviluppo Economico (oggi MIMIT, Ministero delle Imprese e del Made In Italy) il sistema nazionale di taratura delle apparechiature utilizzate per l’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità, dovrebbe essere di competenza dello stesso MIMIT anche l’omologazione degli autovelox.

Un dato di fatto è però certo, e su questo pure si è pronunciata la Cassazione: quasi tutti gli Autovelox in Italia (peraltro, il primo Paese in Europa con i suoi circa 11.000 autovelox) risultano solo approvati ma non anche omologati. Una lacuna giuridica ritenuta decisiva (in favore degli automobilisti) da parte della Cassazione

Da qui, secondo i Giudici del Palazzaccio, deriva l’annullamento della contravvenzione elevata dal Comune che ha utilizzato un dispositivo, appunto, approvato ma non omologato.

Un precedente importantissimo, che potrebbe (con esultanza degli automobilisti) aprire un varco per il futuro annullamento di migliaia e migliaia di multe illegittime.

Questa è un’importantissima e recentissima decisione della Cassazione, che si spera possa fare da precedente fondamentale per molti giudici di pace e prefetti, i quali d’ora in avanti potranno rifarsi ad essa per emettere provvedimenti di accoglimento dei ricorsi da parte degli automobilisti, spesso e volentieri stufi di vedersi illegalmente “pizzicati” e costretti a pagare cifre importanti illegittimamente vantate dai Comuni.

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